Alleanze, primo scontro Dellai-Monti

L’ex governatore sostiene il candidato Pd Ambrosoli in Lombardia. Il premier lo fredda: «Un suicidio politico»


di Chiara Bert


TRENTO. Dopo i sorrisi e gli abbracci di mercoledì al convegno sulle Terre Alte, tra Mario Monti e Lorenzo Dellai scende il gelo. All’origine dello scontro la decisione dell’ex governatore, capolista di Scelta Civica in Trentino Alto Adige, di sostenere il candidato del centrosinistra Umberto Ambrosoli alla presidenza della Regione Lombardia. Il problema è che il candidato montiano in Lombardia c’è, si chiama Gabriele Albertini ed è anche capolista al Senato. E Monti non ha gradito per niente l’endorsement di alcuni suoi candidati per Ambrosoli. Dal premier nessuna dichiarazione ufficiale, ma con i suoi avrebbe commentato: «Il voto disgiunto non è solo un danno per Albertini, ma anche per me. È un suicidio politico».

Da parte sua Dellai, intervenuto alla presentazione della lista del Centro popolare lombardo a Milano, aveva detto: «Votare Ambrosoli alle regionali e Monti a Senato e Camera è un atto di coraggio nell’interesse di tutta la Lombardia. Si tratta di una scelta coerente con le nostre idee perchè è il momento di voltare pagina». Con Dellai altri esponenti montiani, come la capolista alla Camera in Lombardia Ilaria Borletti Buitoni. Savino Pezzotta, del Centro popolare lombardo, critica il premier: «Monti ha sbagliato ad appoggiare Albertini perché è un candidato a perdere, il voto disgiunto è una necessità». Dura la reazione di Albertini: «L’appoggio a Ambrosoli degli pseudomontiani lo spingerà nel burrone. I miei elettori sono di centrodestra, non daranno mai il voto a chi è alleato di Vendola, Ingroia e dei centri sociali».

A metà pomeriggio le agenzie battono le indiscrezioni sulla reazione stizzita di Monti. Passano due ore e mezza e alle 18.20 arriva via Ansa la precisazione di Dellai: «Con riferimento ai commenti provocati dalla mia presenza a Milano a un’iniziativa della lista Centro Popolare Lombardo, voglio precisare che ero presente a titolo esclusivamente personale, ovviamente senza alcun titolo di rappresentanza di nessuno». «I miei rapporti di condivisione politica con gli amici promotori della lista - aggiunge Dellai - datano da diversi mesi e precedono di molto la nascita di Scelta Civica e le decisioni che il presidente ha assunto riguardo alla candidatura di Albertini. Mi ha fatto peraltro molto piacere apprendere che la lista, pur sostenendo Ambrosoli alle elezioni regionali lombarde, ha deciso di appoggiare il progetto di Monti sia alla Camera che al Senato, intravvedendo una sintonia tra la valenza civica e riformatrice delle due proposte». E che nel campo montiano le acque siano agitate lo dimostra la marcia indietro di Milena Santerini, candidata alla Camera in Lombardia: «Non ho firmato l’appello per Ambrosoli».

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