via bronzetti 

Allarme incendio: 50 evacuati 

Guasto informatico alla sede delle attività sociali del comune



TRENTO. Allarme incendio nel pomeriggio a Trento. Evacuata la nuova palazzina di via Fratelli Bronzetti che ospita le attività sociali del Comune. In strada cinquanta dipendenti. Fumo nel gruppo di continuità della sala computer all’interno dell’edificio.

Il fatto è accaduto nel primo pomeriggio di ieri, attorno alle 14. Siamo a Trento in via Fratelli Bronzetti, nel palazzo rimesso a nuovo che da poco tempo ospita le attività sociali del Comune di Trento, quelle che prima si trovavano in via Alfieri. L’allarme che scatta, la centrale operativa dei vigili del fuoco di Trento che si attiva. Sul posto i permanenti che metto in atto la procedura. Qualche attimo di apprensione da parte dei dipendenti, che però è subito sfociato nell’attenzione rivolta alla manovra dei pompieri. Né fumo né fiamme, negli uffici del palazzo dalle finestre colorate. Il suono dell’allarme, le verifiche. Tutta colpa di un problema elettrico alla batteria di un computer, dentro il locale tecnico. I vigili del fuoco hanno trovato subito il guasto che di fatto ha interessato il gruppo di continuità. Tutti fuori, dunque, i cinquanta dipendenti comunali che lavorano nello stabile. Le operazioni di verifica sono durate una trentina di minuti. I comunali in strada, lo scatto di qualche foto e poi di nuovo tutti al lavoro. I danni alla parte informatica degli uffici attività sociali sarebbero di lieve entità.













Scuola & Ricerca

In primo piano

il sacerdote

Don Cristelli, oggi l'ultimo saluto a Miola. Celebra l'arcivescovo Tisi

Il funerale si terrà domani, venerdì 26 aprile, alle 15, nella chiesa parrocchiale del paese d'origine. Il sindacato dei giornalisti: «Fu mentore di tanti giovani colleghi»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”

I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»

IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»