Alla Provincia la gestione del Tar

Il decreto sulla Gazzetta ufficiale. Riguarda le funzioni amministrative


Ubaldo Cordellini


TRENTO. Dopo anni che se ne parla, è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto che trsferisce alla Provincia la delega sulle funzioni amministrative del Tar di Trento. In forza di questa norma, la Provincia provvederà a tutte le necessità organizzative del tribunale amministrativo. I 17 dipendenti saranno gestiti da piazza Dante.

Il decreto legislativo pubblicato sull'ultimo numero della Gazzetta ufficiale applica la norma di attuazione approvata in aprile. Formalmente, il decreto aggiunge un articolo al vecchio decreto legislativo numero 426 del 1984. L'entrata in vigore è prevista a partire dal terzo mese successivo alla pubblicazione. La norma prevede che alla Provincia di Trento, con riferimento al proprio territorio, sono delegate le funzioni riguardanti l'attività amministrativa e organizzativa di supporto al Tribunale amministrativo regionale.

Il decreto elenca le funzioni delegate. Si tratta dell'attività di competenza del personale tecnico amministrativo assegnato al Tar, compreso il segretario generale. Tra le attività delegate anche la gestione dei beni immobili. Sono escluse, invece, le spese per i magistrati, che restano in campo allo Stato.

Il personale amministrativo del Tar avrà le stesse funzioni dei dipendenti degli altri tribunale amministrativi che fanno capo allo Stato. Resta ferma anche la dipendenza funzionale dai magistrati. Il decreto, però, prevede che il segretario generale del Tar viene nominato dalla giunta provinciale che lo individua tra il personale con qualifica di dirigente. Il personale in servizio a qualsiasi titolo presso gli uffici di segreteria del Tar può, entro sessanta giorni, chiedere di essere inquadrato nel ruolo del personale della Provincia.

L'inquadramento avverrà sulla base della tabella di equiparazione pubblicata in allegato al decreto. Al personale inquadrato nei ruoli provinciali è attribuito il trattamento economico previsto dai contratti collettivi. La differenza tra il trattamento economico attualmente goduto presso l'ente di appartenenza e quello attribuito per effetto dell'inquadramento viene conservata a titolo di assegno personale riassorbibile. Questo significa che il personale non ci perde economicamente.

La norma, poi, prevede che, fino a diversa disposizione del competente contratto di lavoro collettivo, al personale assegnato al Tar continua a essere corrisposta l'indennità di amministrazione con le modalità e negli importi previsti per i dipendenti degli altri Tar d'Italia. Il personale che non richieda di essere inquadrato nei ruoli della Provincia, qualora in posizione di comando, viene restituito all'amministrazione di appartenenza entro 60 giorni. Se si tratta di dipendenti dello Stato, verranno assegnati fuori ruolo al Commissariato del governo della provincia di Trento.

La Provincia assicura al Tar l'assegnazione di una dotazione di personale che verrà concordata con il presidente nel limite massimo di tre unità per ogni magistrato. Le somme spettanti alla Provincia ai sensi dello Statuto per l'esercizio delle funzioni delegate verranno determinate d'intesa con lo Stato. Nel 2009 le funzioni amministrative del Tar erano costate 900 mila euro.

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