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Alla cena degli «oversize» un menù di 50 portate

Il «Bel Sit» di Ponte Arche ha ospitato il tradizionale Gran Galà dei mangiatori da competizione: a trionfare i 175 chilogrammi del veronese Luciano Vicentini


di Aldo Pasquazzo


COMANO TERME. Sono giunti alla spicciolata provenienti da diverse valli del Trentino, ma anche dalla provincia di Verona. Una sessantina i partecipanti che hanno animato la quarantatreesima edizione della rimpatriata che prende il nome di «Gran Galà Over 100», una manifestazione pensata e dedicata a gente per buona parte vicina al quintale di peso corporeo. Una giornata, quella che si è svolta al Bel Sit di Ponte Arco, all’insegna del divertimento e naturalmente delle grandi abbuffate.

Pronti, via, nessuna formalità con bilance o altre unità di misura ma subito una giostra di aperitivi per entrare nel clima della competizione. Ad accogliere i partecipanti il padrone di casa Cornelio Eccher che dopo la scomparsa del popolare Redento Zulberti ha preso la testa dell’organizzazione dell’evento assieme a Dario Zulberti, che di fatto ha raccolto l’eredità del padre.

Una vera miriade di piatti ha fatto avanti e indietro dalla cucina alle tavole dei commensali. Il menù comprendeva sei primi e altrettanti secondi di carne e di pesce, oltre a verdure, contorni e dolci.

L’Hotel Bel Sit si è messo a disposizione totalmente e grande è stata l’accoglienza riservata ai protagonisti tant’è che dalla cucina è andato in scena un andirivieni di portate che invogliava a prendere posto a tavola. «È da venerdi che stiamo spadellando per garantire ai buongustai un trattamento adeguato», confidavano gli chef Pierluigi e Marco Malacarne durante la cena.

Anche stavolta nessuno fra i presenti è riuscito a fare meglio di big Luciano Vicentini. Un “gigante buono”, residente a Montecchia Crosara di Verona, che si porta appresso qualcosa come 175 chilogrammi di peso corporeo.

Di dimensioni leggermente inferiori i vari Giovanni Giacomelli dei Piani della Vigolana, Renzo Bortolotti da Casanova di Val Floriana, Matteo Grisenti da Montagnaga di Pinè, Paolo Onazzoli di Lavis e Alessandro Ambrosi da Pellizzano, presente da sempre, tutti comunque ottime forchette.

Tra le quote rosa soprattutto Lucia Moreschini di Dimaro: «Partecipo perché mi piace la buona cucina ma anche per fare gruppo e per divertimenti, ballando». Musica garantita dal popolare Bruno Groff.

Nel 2018 già si ipotizza l’organizzazione della tappa a Cimego (paese originario dei Zulberti) oppure nel Primiero.

«Ci sono almeno dieci mesi in cui pensarci e organizzarci», spiega Cornelio Eccher che assieme a Dario Zulberti si sta facendo carico di portare avanti la tradizione e magari farne una vera e propria associazione.

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