Aldeno, taglio del nastro alla Casa della musica 

Sfilata e concerto della banda domenica per l’apertura ufficiale della struttura La sala prove è stata dedicata a Giuseppe Malfer, che ha ricostituito il vitalizio


di Gino Micheli


ALDENO. Grande festa domenica mattina in paese. La Banda Sociale ha inaugurato la “Casa della musica” dedicando la sala prove al maestro Giuseppe Malfer che subito dopo la seconda guerra mondiale ha avuto il grande merito di appassionare musicisti in modo da riprendere a suonare ad Aldeno dopo la sua costituzione avvenuta 1923. Banda e coro parrocchiale hanno accompagnato la celebrazione della santa Messa. In sfilata la banda ha poi percorso via Roma fino a raggiungere via Martignoni dove ora ha la nuova sede nel complesso ex Cantina sociale.

Presente in sfilata anche una rappresentanza della Filarmonica “G. Diazzi” di Concordia sul Secchia (Modena), gemellata con la Banda di Aldeno dopo che questa è intervenuta in aiuto a sistemare la sede colpita dal terremoto del 2012. Presenti diverse persone e autorità, la madrina della banda Mariachiara Schir ha fatto da speaker. Il presidente e bandista Walter Rossi ha ricordato le varie tappe della realizzazione partendo dal compianto sindaco Daniele Baldo che nel 2008 ha appoggiato il progetto della nuova sede e così le due amministrazioni che l’hanno seguito. Sede costata 120 mila euro.

Ha ringraziato per i contributi elargiti: Itea, Comprensorio Valle dell’Adige, Cassa Rurale Aldeno e Cadine prima e Cassa Rurale Trento poi, la Fondazione Maistri, Casetti, Malfer. Un grazie a tutti i bandisti che aiutano a mantenerla bella ed efficiente. Il sindaco Nicola Fioretti ha affermato: «È l’orgoglio della comunità disporre di una banda partita a ridosso della prima guerra mondiale». Sull’importanza dell’aspetto sociale di una banda nella comunità si è soffermato il senatore e amico della banda Franco Panizza. Il presidente della Federazione delle bande Renzo Braus ha fatto i complimenti a Rossi e ai suoi bandisti. Altri interventi sono stati di Luigi Baldo, Gabriella Spagnolli e Paolo Malfer. Monsignor Renato Tamanini ha impartito la benedizione a persone e sede mentre il taglio del nastro sorretto dall’ex suonatore più anziano Ferdinando Dallago e dal più giovane Matteo Merler l’ha effettuato il presidente Rossi, affiancato da Marcello Malfer, Giuseppe Saccomani, Renata Stenico e dal maresciallo dei carabinieri Erminio Paternuosto. All’interno della struttura, la Banda diretta dal maestro Paolo Cimadom ha eseguito un applaudito pezzo. Il presidente Rossi ha poi premiato Alberto Maistri per i lavori di legno eseguiti nella sala ma anche nella sede della banda modenese. Marcello Malfer, figlio di Giuseppe Malfer a cui è stata dedicata la sala, ha ringraziato la banda. Presente anche il nipote di Giuseppe, Michele Malfer, vicepresidente della Comunità Territoriale della Valle di Fiemme. In chiusura, prima della visita e del brindisi, un giovane bandista ha scoperto nello spazio d’ingresso un’opera di legno dedicata ai due artigiani bandisti che hanno lavorato sodo nella sede, Luca e Walter, perché rimanesse a ricordo della loro generosità.















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