Alcol e guida, in Trentino i giovani più a rischio

Uno su quattro beve drink diversi e il 13 per cento dei multati ha tra i 18 e 28 anni


Sandra Mattei


TRENTO. Nella giornata europea per la sicurezza stradale, i vertici provinciali lanciano una campagna per il consumo responsabile di alcol, perché questo è il dato più preoccupante in provincia. Il 31% dei trentini è bevitore a rischio e il 12% è consumatore "binge" (assume più di 6 bevande diverse). Sono i dati emersi dall'incontro con i soggetti coinvolti nella campagna stradale.
In Trentino, come mette in evidenza la statistica dell'Azienda sanitaria aggiornata al 2009, il 65% della popolazione, dai 18 ai 69 anni, è consumatore d'alcol. Un dato che è tra i più alti di tutta Italia. Non solo, il 13% degli intervistati ha dichiarato di aver bevuto almeno due unità alcoliche (intesa come o un bicchiere di vino o una lattina di birra) un'ora prima di mettersi alla guida.
Per questo, nella giornata europea della sicurezza stradale, che cadeva ieri, la Provincia ha voluto fare il punto sugli obiettivi e gli interventi in atto contro il consumo d'alcol. Presenti ieri all'incontro con la stampa gli assessori alla salute Ugo Rossi, al commercio Alessandro Olivi, ai trasporti Alberto Pacher, alla mobilità del Comune Michelangelo Marchesi e per l'istruzione Paolo Renna, a rappresentare l'assessore Marta Dalmaso, con Leonardo Giustiniani per il Commissariato del Governo e i rappresentanti di tutte le forze di polizia impegnate sul territorio.
I dati negativi - Trentino sempre al top della classifica per consumo d'alcol - sono però equilibrati da alcuni segnali confortanti. Il numero dei morti per incidenti stradali, secondo il Centro monitoraggio della sicurezza stradale in provincia, è in netto calo dal 2003 ad oggi: rispetto ai 73 di quell'anno si è passati ai 15 del 2009, con un calo costante nel tempo. Lo ha sottolineato Alberto Pacher, introducendo l'incontro, per ribadire che è sul consumo di alcol che si deve sensibilizzare la popolazione, attraverso una campagna per comportamenti responsabili che non può limitarsi agli addetti ai lavori, ma deve coinvolgere le istituzioni, la scuola, le famiglie. «Si tratta - ha aggiunto Pacher - di sensibilizzare soprattutto i giovani alle buone pratiche per ridurre il consumo d'alcol, proprio perché i comportamenti a livello mediatico vanno nel segno opposto. Va fatto capire che una guida corretta mette in sicurezza noi e gli altri».
Che siano i giovani i conducenti più a rischio, l'ha messo in evidenza anche l'assessore alla salute Ugo Rossi, citando la statistica dell'Azienda. Beve di preferenza miscele micidiali (più di sei bevande diverse) il 25% dei giovani tra i 18 e i 24 anni e il 15% tra i 25 e i 34 anni. Dati che si riflettono sulle contravvenzioni per guida sotto effetto d'alcol e sostanze stupefacenti, che sono il 6,7 delle totali tra i 18 e i 23 anni, stessa percentuale tra in 23 e i 28 anni. Rossi indica gli obiettivi dell'assessorato: «Arrivare a ridurre la quantità di alcol a non più di 2 bicchieri gli uomini, non più di 1 per le donne e solo ai pasti. Eliminare del tutto il consumo durante gravidanza, allattamento, se si è obesi o in presenza di patologie. Su questo fronte, i medici devono fare la propria parte, perché risulta che solo l'8% dei bevitori ha ricevuto il consiglio di bere di meno. Se necessario, si devono contrastare happy hour e feste».
Olivi dal canto suo ha rivendicato il merito di essere la prima provincia in Italia ad aver alzato il divieto di vendita di alcolici ai minori di 18, con la legge n. 19. «Una legge che incentiva - ha precisato - l'apertura di locali solo di analcolici e che punta alla responsabilizzazione sia dei minori, ma anche degli esercenti». Sia il vice prefetto vicario Giustiniani, che l'assessore Marchesi hanno messo in evidenza come il piano per una guida sicura, che coinvolge le amministrazioni comunali e le forze di polizia, stia dando i primi risultati. «Le patenti sospese per alcol - ha riferito Giustiniani - ad oggi sono 830, contro le 1112 del 2009, le 1152 del 2008 e il picco del 2007, di 1435».

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