Al Muse arrivano anche i mobili con “la pelle malata”

All’inaugurazione saranno esposti dei mobili con le macchie di varie malattie dermatologiche: vitiligine, psoriasi, cheratosi...



Arrivano i mobili con la «pelle malata». È l'arte applicata alla dermatologia, nata dalla collaborazione di tre esperti nei rispettivi settori: il designer Alessio Gismondi di Civitavecchia e i dermatologi Massimo Papi e Biagio Didona. Sono nati così i mobili con le macchie di varie malattie, realizzati in tiratura limitata, che riproducono vitiligine biancolatte, cheloidi, psoriasi, ittiosi, orticaria e cheratodermia. Tutti da toccare senza correre rischi. È questo il progetto di design denominato 'con_tattò, che il 26 e 27 luglio sarà presentato a Trento, in occasione dell'inaugurazione del Muse, il nuovo museo della scienza progettato da Renzo Piano. La pelle di ogni mobile è stata personalizzata con le caratteristiche di ognuna delle patologie: dai colori e alle forme, fino agli elementi tattili. Il pubblico viene così invitato a un contatto fisico con le malattie. Non a caso il design del mobile è ispirato al tronco umano, con le gambe che staccano il corpo del contenitore da terra. Gismondi è titolare dell'azienda codice-a-barre, che come in questo caso progetta e realizza complementi d'arredo in tiratura limitata; Papi e Didona sono dermatologi dell'Istituto dermatopatico dell'Immacolata di Roma. «Noi curatori di 'con_tattò - dicono i tre - siamo particolarmente lieti di essere stati chiamati a partecipare all'apertura del Muse, un contesto che richiama perfettamente l'idea che fin dall'inizio ci ha mossi: quella di guardare il mondo da una nuova prospettiva, aiutando ciascuno a costruire un pensiero consapevole riguardo alla scienza in generale e anche alle questioni etiche e sociali che essa mette in campo».













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