FORSE hanno ripreso il viaggio dopo essere stati soccorsi 

Al Cinformi non vanno e ritornano «invisibili»

TRENTO. Erano sbucati dal nulla e ci sono tornati. Dopo essere stati visitati e rifocillati, gli otto migranti della Sierra Leone intercettati alla stazione intermodale di Roncafort hanno potuto...



TRENTO. Erano sbucati dal nulla e ci sono tornati. Dopo essere stati visitati e rifocillati, gli otto migranti della Sierra Leone intercettati alla stazione intermodale di Roncafort hanno potuto lasciare liberamente la questura di Trento, dove erano stati condotti in mattinata per le pratiche di identificazione e fotosegnalazione. Quattro di loro, che avevano espresso la volontà di presentare richiesta di asilo (gli altri lo avevano già fatto altrove), erano stati indirizzati al Cinformi, lo sportello per i cittadini stranieri della Provincia che gestisce anche i centri di accoglienza del capoluogo.

Negli uffici di via Lunelli però nessuno gli ha visti. E nessuno ieri sapeva dire dove fossero finiti: a rapportarsi con loro, oltre agli agenti di polizia, erano stati solo gli operatori del 118 Trentino Emergenza, fatti intervenire allo scalo ferroviario intermodale per verificare le loro condizioni di salute e fornire ai profughi coperte termiche, bevande calde e generi di conforto. Tutti stavano bene, anche perché il viaggio non era durato a lungo: sembra che il gruppo, proveniente da Torino, fosse salito sul convoglio che trasportava autoarticolati, alla stazione di Verona. Erano dunque a bordo presumibilmente da non più di un paio d’ore: quanto basta tuttavia da far loro rischiare l’ipotermia. Avevano cercato rifugio rannicchiandosi sotto i camion, sulla piattaforma di un vagone. Tra loro un minorenne, ritornato anche lui un “invisibile”.(l.m.)













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