Al Carnevale alpino la carica dei cinquemila

San Michele all’Adige, grande partecipazione per la sfilata con 12 carri Vincitore il gruppo dell’Oratorio. Coinvolti anche i costumi tradizionali


di Moira Pederzolli


SAN MICHELE ALL’ADIGE. Il gruppo Oratorio di San Michele è il vincitore del gran carnevale alpino di San Michele all’Adige. Una proclamazione al termine di un’edizione particolarmente riuscita, vista la splendida giornata di sole che ha attirato circa cinquemila persone sulle sponde dell’Adige, per quella che è la prima manifestazione che da tradizione dà l’avvio alle altre kermesse di Carnevale in Rotaliana.

La sfilata mascherata e dei 12 carri allegorici organizzata dal Comitato Carnevale, in collaborazione con il comune e il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, raccoglie infatti i partecipanti non solo del paese, ma anche delle località vicine (da Zambana, a Pressano, ad Albiano) rappresentando un momento d’attrazione per tutta la Piana Rotaliana. Così, ogni carro ha coinvolto centinaia di persone: tra i più numerosi quelli di San Michele, con 120 partecipanti e quello di Pressano, con 180. Ma anche i gruppi della tradizione alpina, come quelli giunti da Romeno, dall’Agordino, dalla Val di Fassa e da Resia (Friuli) hanno sbarcato decine di persone dai rispettivi pullman.

«È andato tutto benissimo anche grazie alla stupenda giornata - è stato il commento dell’assessore alla cultura Nicola Chistè - considerato che era il battesimo per i componenti del nuovo direttivo del Comitato». Non è mancata però, anche quest’anno, una nota polemica da parte del direttore del Museo degli Usi e Costumi, Giovanni Kezich, presente con il suo gruppo musicale “Vecchia mitraglia”, che ha voluto sottolineare come si taglino i fondi per la ricerca, in una provincia dove si continua a rifarsi alle tradizioni ed alla cultura popolare. Tornando alla sfilata, questa è partita da Grumo per poi concludersi a San Michele con la tradizionale pastasciutta distribuita a tutti. Quello che caratterizza il Carnevale di San Michele all’Adige è il coinvolgimento dei gruppi storici provenienti dal settore orientale dell’arco alpino che hanno riproposto le maschere tradizionali del carnevale della montagna, legate ai riti di fine inverno.

Sono i gruppi della zinghenésta di Canale d'Agordo, lipe bile maškire - Gruppo Folkloristico “Val Resia” di Resia (Friuli), i lachè di Romeno, il carnevàl di Varignano, il laché, il bufón e i marascóns della val di Fassa e la cordata trentina U.S.D. San Giuseppe di Rovereto.













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