Air France, ritrovata parte dell'aereo caduto in mare

"Una grande parte dell'aereo di Air France" che si inabissò al largo del Brasile il 1 giugno 2009 causando la morte di 228 persone (tra cui i trentini Gianbattista Lenzi, Rino Zandonai e Luigi Zortea) è stata trovata



TRENTO. "Una grande parte dell'aereo di Air France" che si inabissò al largo del Brasile il 1 giugno 2009 provocando la morte di 228 persone (tra cui i trentini Gianbattista Lenzi, Rino Zandonai e Luigi Zortea) è stata ritrovata, secondo quanto confermato dal ministro dei Trasporti francese, Nathalie Kosciusko-Morizet.

"E' una parte importante dell'aereo, in un solo blocco" che è stata localizzata, ha detto la Kosciusko-Morizet ai microfnoi di France Inter, aggiungendo che ci sono "speranze di localizzare in breve tempo le scatole nere" dell'Airbus A330 che effettuava il volo AF447 fra Rio de Janeiro e Parigi.

Il Bea, ufficio inchieste e analisi, incaricato dell'inchiesta tecnica francese sull'incidente, ha annunciato di aver localizzato "motori e alcuni elementi dell'ala" dell'Airbus. Gli inquirenti cercano però soprattutto le scatole nere con la registrazione dei parametri di volo e le conversazioni dei piloti, le uniche tracce che possono spiegare con certezza le circostanze della catastrofe. Il Bea aveva lanciato il 25 marzo scorso una nuova fase di ricerche del relitto scomparso in mezzo all'Atlantico, dopo tre operazioni concluse senza alcun risultato, due nel 2009 e una nel 2010.













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