Ail e Azienda sanitaria alleati contro le leucemie

Sottoscritto ieri il protocollo per la realizzazione di interventi nel campo dell’oncoematologia e della pediatria. Dall’associazione 540 mila euro


di Claudio Libera


TRENTO. E’ stato firmato e presentato ieri all’auditorium dell’ospedale Santa Chiara, il protocollo d’intesa tra l’Azienda provinciale per i servizi sanitari e l’Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma, Ail del Trentino. Alla presenza del direttore generale dell’Apss Luciano Flor, del vicepresidente dell’Ail Trentino Roberto Valcanover, del direttore sanitario dell’Apss Eugenio Gabardi, del direttore del Santa Chiara Mario Grattarola, del direttore del Dipartimento pediatrico Annunziata Di Palma, del direttore del servizio di immunoematologia e trasfusionale Attilio Fabio Cristallo e del dottor Paolo Vivaldi, responsabile del servizio di ematologia. Tradotto in cifre, si tratta di una donazione da parte dell’Ail e di un ulteriore tassello per la realizzazione di interventi nel campo dell’oncoematologia e della pediatria, di 540 mila euro che saranno utilizzati per concretizzare iniziative in ambiti diversi, dalla formazione all’acquisizione di risorse professionali, borse di studio ed interventi strutturali. Per i progetti che saranno realizzati nei prossimi trenta mesi con il sostegno di Ail, non si interverrà su richieste dei singoli ma con una logica di programmazione condivisa degli interventi.

Alla donazione formalizzata ieri se ne aggiunge una di 261.500 euro effettuata per il 2015 che ha permesso di acquistare un irradiatore per emocomponenti, attrezzature per la pediatria di Rovereto e finanziare una borsa di studio per il Servizio di immunoematologia e trasfusionale, due borse in ematologia ed una in ostetricia per la raccolta del sangue cordonale. «Si tratta - ha detto il vicepresidente Valcanover – di denaro donato ad Ail del Trentino e raccolto dall’esercito di volontari, in quattro distinte occasioni, ovvero le Stelle di Natale, le Uova di Pasqua, la Ciaspolada di febbraio sul Monte Bondone e la Pedalata per la vita di Pergine Valsugana arrivata già al 18° anno di vita. In questi anni abbiamo messo da parte le somme in attesa del giorno che l’Azienda sanitaria ne avesse avuto bisogno. E quel momento è arrivato».

Il progetto di riorganizzazione degli spazi dedicati al 4° piano, in una nuova area pediatrica omogenea di ricovero per le cure standard e subintensive, con 3 letti; 2 di isolamento per immunodepressi, uno per neuropsichiatria ed uno per infettivi. In media, nel reparto di ematologia vengono trattati 16 nuovi casi annui; nel 2014 i linfomi sono stati 120, i mielomi circa 90, 50 le leucemie mieloidi croniche e 12 le leucemie acute, tutti pazienti sotto i 60 anni.













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Claudio Libera