Agricoltura, un settore che gode buona salute

Storo, all’incontro con l’assessore Mellarini si fa il punto su dati e previsioni Giovanelli: «Sono 378 gli occupati, ma c’è preoccupazione per le piogge»


di Aldo Pasquazzo


di Aldo Pasquazzo

STORO

In Valle del Chiese, comprese le Giudicarie, il settore agricolo sta diventando una vera e propria industria. Al momento la maggiore preoccupazione riguarda le ripetute piogge che stanno mettendo a rischio sia il granoturco che le patate. Lo ha detto l’altro ieri il sindaco di Storo e presidente di Agri 90 Vigilio Giovanelli, in occasione di una riunione ospitata dentro la sua coop alla quale c’era anche il collega di giunta Adriano Malcotti e l’assessore provinciale Tiziano Mellarini. L’assise, aperta a contadini e castanicoltori, verteva sul tema “Agricoltura Trentina verso quale futuro”.

L’auditorium del palazzo di vetro a Cà Rossa era strapieno con tutti i posti a sedere occupati. Gli agricoltori presenti provenivano da Pra di Bondo a Lodrone, Valle di Daone compresa. C’era il sindaco di Praso e il suo vice, Panelatti e Lolli, ma anche il rappresentante di Bondo e presidente del Consorzio turistico Massimo Valenti nonché l’intero direttivo della Associazione dei castanicoltori, il cui presidente è Massimiliano Luzzani.

Giovanelli ha ringraziato per la disponibilità degli agricoltori ad intervenire e con dati alla mano ha ragguagliato l’assemblea sullo stato del settore: «Complessivamente in Giudicarie gli agricoltori iscritti agli albi di prima e seconda categoria ammontano complessivamente a 378 di cui 233 di prima e i restanti 145 in seconda”.

Il “patron” dei contadini ha parlato dell’entusiasmo che anima il comparto per poi soffermarsi sull’agriturismo e sui prodotti del territorio. Rivolgendosi a Mellarini, Giovanelli ha detto: «La Provincia sta facendo bene, ma sono convinto che gli sforzi debbano aumentare ancora. I produttori ci sono e lavorano con lodevole impegno e grande entusiasmo». Poi all’assessore provinciale, Giovanelli ha riservato un monito: «Si deve essere duri con gli operatori della ristorazione. Non faccio di tutta l’erba un fascio, perché ci sono albergatori molto bravi, ma me la prendo con coloro che pur di risparmiare un solo euro non esitano a mettere sui tavoli vini veneti e formaggi francesi. Così non va bene».

A Mellarini, Giovanelli infine ha dato qualche rassicurazione in vista della scadenza del suo mandato: «Saremo con lei finché saprà muoversi per separare i buoni dai cattivi, finché saprà incentivare la gente seria, lasciando chi imbroglia e che ci danneggia in un angolo. Perché o si cresce tutti insieme o insieme si va a fondo».

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