Aggressione in centro Bimbo vittima del branco

Brutta avventura per un undicenne che correva alla fermata di corso Rosmini S’è imbattuto in un gruppo di ragazzi più grandi che lo ha fatto cadere e deriso



ROVERETO. Stava correndo per andare a prendere l’autobus e raggiungere casa della nonna. Suo fratello maggiore c’era andato in bicicletta e, insieme, avrebbero dovuto trascorrere una domenica felice e serena. I progetti erano quelli, almeno, ma le cose sono andate molto diversamente perché la corsa dell’undicenne protagonista dell’episodio, accaduto domenica poco dopo le 12, è stata interrotta pochi metri fuori dalla galleria dell’Urban Center, che il bimbo aveva attraversato di corsa per raggiungere corso Rosmini dal centro storico. Il piccolo, infatti, s’è imbattuto in un gruppetto di ragazzini. Tre, forse quattro, di età presumibilmente compresa tra i 14 e i 16 anni, che lo hanno fermato nel modo più stupido e pericoloso. Uno di loro, infatti, ha allungato una gamba e gli ha fatto uno sgambetto. L’undicenne ha perso l’equilibrio ed è andato a sbattere contro un albero. Ma non era finita. I ragazzi, infatti, circondato il bimbo, dolorante e in lacrime, deridendolo e prendendolo in giro. Un’aggressione che ha sconvolto la giovanissima vittima, tanto che il piccolo è stato colto da conati vomito. Forse solo in quel momento il gruppetto ha capito cos’era accaduto e s’è allontanato. Inutile cercare di descrivere come si sia sentita la mamma quando s’è vista tornare a casa il figlioletto malconcio, in lacrime e terrorizzato. «Era fuori di sé – racconta la donna – ed è stato male anche dopo. Ha vomitato ancora e ha passato una notte molto agitata. Sono arrabbiata e incredula – continua – perché trovo assurdo che accadano cose simili in pieno giorno e in centro. Dov’è la tanto sbandierata sicurezza di Rovereto? E come deve comportarsi un genitore? Mio figlio non ricorda i volti di quei ragazzi, e mi ha confidato che non ha alcuna intenzione di ricordarseli, e quindi mi chiedo che senso avrebbe fare una denuncia contro ignoti. Credo che sarebbe più opportuna un’opera di prevenzione da parte delle forze dell’ordine dal momento che, quando mi capita di fare un giro nei parchi cittadini, vedo spesso questi gruppetti di giovanissimi aggirarsi come dei veri e propri bulli.

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