le ultime delibere 

Addio a un organo caratterizzato da troppe... assenze

TRENTO. Tutti a stracciarsi le vesti per la soppressione del comitato faunistico, ma a leggere le delibere approvate da quest’organo consultivo nella scorsa legislatura si nota soprattutto una cosa:...



TRENTO. Tutti a stracciarsi le vesti per la soppressione del comitato faunistico, ma a leggere le delibere approvate da quest’organo consultivo nella scorsa legislatura si nota soprattutto una cosa: le assenze. Il numero legale - spiegano i tecnici - sarebbe 12, cioè la metà dei componenti (22) più uno. Ebbene all’ultima seduta (era il luglio dell’anno scorso) il numero legale è stato raggiunto per un pelo: 12 presenze esatte, anche se all’ordine del giorno c’erano tempi importanti come il prelievo di stambecchi e la gestione del camoscio e del cervo sul territorio provinciale. Assente l’ex assessore Michele Dallapiccola (che il più delle volte, 9 su 14, si è fatto sostituire dal dirigente provinciale Maurizio Zanin), assenti anche molti ambientalisti che molte volte hanno lasciato il banco vuoto (per protesta?) all’interno del comitato. Abbiamo detto dell’ultima seduta, ma in altre occasioni il comitato faunistico si era riunito al limite del numero legale (due volte i componenti erano 13, altre volte erano 14 o 15, mai al completo) anche se le sedute non erano particolarmente ravvicinate, in genere tre o quattro all’anno.













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