il futuro del servizio idrico

Acqua, un’unica newco da Trento alla Vallagarina

ROVERETO. Un’unica “newco” pubblica per gestire il servizio idrico scorporato da Dolomiti Energia, che opererà dal primo gennaio 2013 su un territorio esteso da Trento a Borghetto e che comprende l’Al...



ROVERETO. Un’unica “newco” pubblica per gestire il servizio idrico scorporato da Dolomiti Energia, che opererà dal primo gennaio 2013 su un territorio esteso da Trento a Borghetto e che comprende l’Alto Garda, con un totale di 250 mila utenti coinvolti.

E’ questo il progetto a cui stanno lavorando i comuni di Trento e Rovereto con l’assessore Alberto Pacher. L’idea è stata approfondita nel corso di un incontro svoltosi venerdì in Provincia e sollecitato dal sindacato. I due sindaci, Alessandro Andreatta e Andrea Miorandi hanno ribadito il comune interesse in materia, confermando il percorso di scorporo del ramo idrico dall’attuale gestore Dolomiti Energia.

Sulla natura giuridica della newco (società per azioni o a responsabilità limitata?) - uno degli aspetti più delicati poichè fissa delle precise finalità - non è ancora stata definita, come nemmeno i futuri assetti organizzativi o la dislocazione della sede, che potrebbe comunque trovare collocazione nei due comuni coinvolti.

Tuttavia nell’incontro è stato anticipato che il modello gestionale della newco prevede una struttura tecnico-operativa di 112 dipendenti (di cui 85 operai) e una amministrativa di 115.

Secondo la Filctem Cgil, il piano industriale «dovrà garantire una sua sostenibilità economico-finanziaria senza scaricare i costi sui cittadini o creare debito».

I due comuni dovranno dunque acquistare da Dolomiti Energia la rete idrica (per un esborso di 37 milioni di euro da parte di Trento e 5 da parte di Rovereto) per poi poterla conferire nella newco.

L’operazione verrà finanziata tramite la cessione di quote azionarie di Dolomiti Energia già in possesso delle municipalità, salvaguardando al tempo stesso gli attuali equilibri di governance.

Nel progetto verrebbero coinvolti anche Riva del Garda e Arco. Per l’igiene urbana invece si pensa di mantenere “congelato” l’attuale sistema gestionale con una proroga di un anno.

Prima di approvare le delibere attuative i sindaci si sono impegnati ad organizzare un incontro preventivo per presentare il piano industriale nella sua completezza. L’incontro verrà calendarizzato per il mese di settembre.

L’argomento è caldo e il dibattito ferve, anche attraverso prese di posizione pubbliche, come si è potuto constatare sulle cronache delle scorse settimane. L’incontro di venerdì aveva per l’appunto lo scopo di fare chiarezza su un tema molto sentito, come ha dimostrato il clamoroso successo dei referendum. Per il momento però, tutto è rinviato a settembre.

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