A22, torna il segreto sulle tessere gratis

Con un decreto emesso in tempi record (45 minuti) il Consiglio di Stato sospende la pubblicazione decisa dal Tar di Trento



TRENTO. E poi c’è chi dice che la giustizia è lenta. Il Consiglio di Stato mercoledì ha dato prova di come non sia sempre vero. «Hanno deciso con la velocità di un fulmine» commenta con un sorriso dolce-amaro la consigliera comunale Giovanna Giugni. La questione è quella della famosa lista di persone che viaggia gratis sull’A22 grazie a delle tessere che sono fornite dalla società stessa. Il Tar - dopo il ricorso di Giugni - aveva dato all’Autobrennero 20 giorni per fornire i nomi. E poi c’è stato il ricorso della società. Ed è qui che c’è uno scatto della macchina della giustizia: il ricorso e i relativi allegati arrivano al Consiglio di Stato alle 12.55 del 31 ottobre e l’istanza di sospensiva viene accolta alle 13.40. Dello stesso giorno.

Il tutto, come viene sottolineato dall’avvocato Maria Cristina Osele cui si è appoggiata Giovanna Giugni, senza che a loro arrivasse l’appello di A22. Insomma è arrivata prima la decisione del Consiglio di Stato dell’appello della società. Un vizio formale che sarà evidentemente sottolineato, ma ora tutta l’attenzione è per l’udienza che è stata fissata dal Consiglio di Stato per il 27 novembre. Udienza che dovrebbe discutere della sospensiva ma durante la quale si potrebbe anche entrare nel merito e quindi decidere.

A questo punto l’interesse per questa lista aumenta sempre di più visto anche come ne viene difesa la privacy da parte della società autostradale. Tanto da appellare la sentenza del Tar che aveva stabilito che «la giurisprudenza è costante ed uniforme nel ritenere che anche nei confronti di soggetti con personalità giuridica di diritto privato sussista l'obbligo di garantire il diritto d'accesso, a prescindere dalla loro qualificazione quale organismo di diritto pubblico, qualora si tratti di soggetti gestori di servizi pubblici». E l' A22, secondo il Tar, lo è visto che è sì una spa ma continua ad agire con finalità anche pubblicistiche. Da qui l’ordine di esibire la lista entro venti giorni, termine che scadeva esattamente ieri. È arrivato quindi quasi all’ultimo minuto l’appello e l’accoglimento della sospensiva. Appello che - spiegava l’A22 in una nota - puntava sul diritto al riserbo e alla riservatezza «per non pregiudicare i legittimi interessi della società». Riserbo cui è tenuta la stessa consigliere Giugni. È lei a sottolineare come, con la lista in mano, ne avrebbe fatto un uso secondo la legge e non ne avrebbe divulgato il contenuto.

Un’ultima annotazione a margine di questa vicenda che non è ancora chiusa. A firmare il decreto con il quale viene «sospeso l’obbligo di esibizione degli atti richiesti, considerato che sussistono le condizioni di estrema urgenza visto il termine stretto fissato per l’accesso dal Tar» è il presidente Paolo Numerico della quarta sezione del Consiglio di Stato. Numerico che era stato anche presidente del Tar Trentino.

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