A22, scatta l’aumento dei pedaggi

Dieci euro da Bolzano a Verona. Rincari pure per acqua e distributori automatici



TRENTO. Con l’anno nuovo scattano - puntuali - anche gli aumenti, dai pedaggi dell’Autobrennero al servizio di acquedotto e fognatura, ai distributori automatici. Anche a causa dell’aumento dell’Iva, sull’Autobrennero rincarano i pedaggi: +1,63% rispetto al 2013 (ma resta sotto alla media degli aumenti autostradali in Italia che è del 3,9%). Qualche esempio: il pedaggio da Bolzano Sud a Verona Nord passa così da 9,80 a 10 euro tondi, con uno scostamento di 20 centesimi, da trento Nord a Verona sud si arriva a 6,70 (+0,10 euro). Le nuove tariffe, spiega l’A22, sono stabilite con una formula che tiene conto dell’inflazione, degli obiettivi attesi dal recupero di produttività, della qualità della pavimentazioni autostradali e del tasso di incidentalità. Le tariffe finali sono arrotondate ai dieci centesimi di euro. Sempre ieri l’A22 ha diffuso i dati sul traffico nel 2013: il traffico pesante cala del 3,62%, passando da 12.212.656 a 11.770.885, mentre le uscite sono diminuite dell’1,89%, passando da 11.268.189 a 11.055.678.

 Ma i rincari non riguardano solo l’autostrada. Nel 2014 ogni famiglia pagherà 16 euro in più per il servizio di acquedotto, fognatura e di depurazione. Si passa da 282,99 a 299,16 euro/anno per famiglia di 3-4 persone e un consumo di 200 mc all’anno. Per quanto riguarda le utenze non domestiche, l'aumento sarà pari al 6,49% al netto della depurazione e corrispondente a 16,58 euro/anno, cui va aggiunto un ulteriore 5,97% per la depurazione. Per l'energia elettrica, Dolomiti Energia - come del resto gli altri gestori - è in attesa della comunicazione de Garante per l'energia e il gas sulle variazioni di tariffa per i contratti di fornitura sottoposti a vincolo.

Per quanto riguarda i rifiuti, ogni Comune fa corsa a sè, ma qualche ritocco a Trento potrebbe arrivare dopo il calo registrato nel 2013 per la maggior parte delle utenze domestiche. Aumenti anche per distributori automatici di caffè, bibite e snack: da ieri sarà possibile aumentare il prezzo di circa il 6%. E si pagheranno i prestiti interbibliotecari, per mantenere sostenibile il servizio.













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