A22, in diminuzione gli incidenti

Sono il 10% sotto la media delle autostrade italiane. Traffico stabile (-0,37%) rispetto al 2012



TRENTO. Da dieci anni il tasso d'incidentalità globale sull'autostrada A22 del Brennero è in costante diminuzione e nel 2013 si è avuto il miglior risultato di sempre. Il tasso (Tig: numero di incidenti moltiplicato per 100 milioni, diviso i km totali percorsi dai veicoli) è stato del 19,83 contro il 20,41 del 2012, mantenendosi di dieci punti al di sotto della media nazionale. In valore assoluto, secondo quanto spiega l'Autobrennero spa in una nota, lo scorso anno, si sono verificati 873 incidenti contro i 904 dell'anno precedente (numeri inferiori ai 2003 incidenti dell'anno 2001). Gli incidenti con decessi nel 2013 hanno segnato il valore più basso nella storia della società, con quattro scontri mortali (11 in meno rispetto al 2012) con quattro persone decedute (12 in meno rispetto al 2012).

Nel 2013 l'andamento del traffico sull'A22 è risultato stabile, con una leggera flessione, dello 0,37%, rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio. Lo spiega l'Autobrennero spa in una nota, in cui riferisce che, nonostante un andamento un pò altalenante dei primi mesi dell'anno - in particolare risaltano le contrazioni dei transiti nei mesi di gennaio (-4,45%) e aprile (-3,66%) - la società registra una tendenza in linea con lo scorso anno. Il traffico complessivo di veicoli leggeri (auto e moto) rimane in sostanza immutato (+0,1%), mentre quello pesante cala dell'1,58%. In controtendenza invece la situazione alla barriera Brennero, dove il traffico, rispetto all'anno precedente, è in aumento: le entrate segnano un +2,34%, le uscite +1,44%. L'andamento del traffico ha avuto ovviamente riflessi sugli introiti, che non hanno però subito grosse variazioni, chiudendo l'anno a +0,29%. Quanto alle tariffe, sull'A22 nel 2014 è stato applicato un aumento tariffario dell'1,63%. Confrontando l'aumento delle tariffe con l'aumento dell'inflazione, dal 1996 al 2013, secondo quanto evidenza la società, si evidenzia che l'aumento delle tariffe (36%) è stato inferiore all'aumento dell'inflazione (43%).













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