A Villa O’ Santissima vivranno anziani e studenti

Villazzano Tre, ok alla deroga per la storica residenza nobiliare Il recupero e un nuovo edificio al vaglio della commissione urbanistica



TRENTO. Un altro passo avanti è stato fatto verso la trasformazione di Villa O’ Santissima, prestigiosa villa appartenuta a Giuseppe Garbari negli ultimi anni dell’Ottocento e passata poi di mano a varie famiglie nobili, in una residenza dove troveranno servizi e assistenza sia aziani che giovani. Il complesso che è inserito in un parco con piante secolari a Trento Sud, è stato anche sede della residenza delle suore “Figlie di Maria”ed ha ospitato per un periodo anche gli anziani della Rsa di Povo. Ora si trova in condizioni di degrado essendo abbandonato da più di dieci anni.

La struttura è stata acquistata dalla cooperativa Sad nel 2015 con l’obiettivo di cohousing, dove far convivere anziani autosufficienti con circa 80 studenti universitari. Si tratta del cosiddetto “welfare generativo” che punta sulla possibilità di creare relazioni tra i soggetti più fragili, destinato agli anziani ma anche agli studenti universitari che si trovano ad affrontare le prime difficoltà della vita da soli. Non solo, l’idea è quella di realizzare un centro di aggregazione e svago aperto sia agli ospiti residenti, sia agli anziani della zona, in cui poter proporre attività di tipo semiresidenziale e programmi con associazioni del territorio. La struttura ospiterà inoltre ambulatori di medicina generale e specialistica.

Il progetto dettagliato dell’architetto Giovanni Facchinelli è stato presentato nell’ultima commissione urbanistica comunale, che si è riunita mercoledì. All’attenzione dei consiglieri era la richiesta di una deroga per la realizzazione di un ascensore che dovrà servire i due complessi previsti: quello della Villa vera e propria e il nuovo corpo che sarà costruito con la demolizione di due fabbricati costruiti negli anni ’56 e ’57 del secolo scorso e che sono stati dichiarati dalla Soprintendenza senza valore storico. Spiega l’assessore all’urbanistica Paolo Biasioli che il progetto preliminare è stato presentato dall cooperativa Sad nel gennaio del 2016, ma nel corso dell’anno ci sono stati vari sopralluoghi dell’architetto Campolongo per stabilire quali fossero le parti soggette a tutela e quelle che potevano essere demolite. Al di là della Villa che sarà restaurata, la Soprintendenza chiede di mantenere anche il colonnato che faceva parte dell’originaria serra del giardino di Garbari. «Abbiamo dovuto dare la deroga - spiega Biasioli - per l’ascensore, in quanto sarà realizzato in un’area che per il Prg non è edificabile. L’abbiamo concessa consapevoli che il progetto è un esperimento positivo di coabitazione tra generazioni e che prevede inoltre servizi medici e sociali».

Nello specifico, al posto dei due edifici che non sono tutelati e saranno demoliti, verrà costruita una nuova struttura su due piani destinata agli alloggi per otto anziani, agli ambulatori medici ed ai servizi assistenziali essenziali. Il fabbricato, si legge ancora nella relazione, avrà un unico giroscale centrale che collega i due piani, mentre il primo piano sarà collegato alla storica Villa O’ Santissima da una passerella costruita in acciaio e legno posto sul lato nord. I materiali utilizzati per la nuova costruzione, assicura l’architetto Facchinelli, saranno naturali ed ecologici, per consentire di lavorare in un luogo di prrgio senza interventi massicci ed invasivi. Ora si passa al progetto esecutivo. (sa.m.)













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