A Trento si vive bene, a Ravenna meglio

Il capoluogo perde la leadership nell’indagine del Sole 24 Ore. Anche se sotto la media, preoccupano i furti: 306 l’anno


di Luca Marognoli


TRENTO. Trento perde la leadership nella qualità della vita, ma resta sul podio, preceduta soltanto da Ravenna, che rispetto al 2013 fa un balzo in avanti di ben 5 posizioni. Scivola invece dal secondo al decimo posto Bolzano.

Il capoluogo cede lo scettro per due soli punticini: 598 contro i 600 della città romagnola. La quale deve la sua performance soprattutto alla voce “servizi, ambiente e salute”, dove si piazza al primo posto nazionale - fa notare il quotidiano economico - anche grazie alla disponibilità di asili, che è il doppio della media. In questo ambito Trento si comporta bene pur senza eccellere, con un onorevole 15.mo posto. Il capoluogo guadagna invece la 36.ma posizione per “tenore di vita”, la 34.ma per “affari e lavoro”, la 24.ma per “popolazione”, la 15.ma per “tempo libero” e la 14.ma per “ordine pubblico”.

Quest’ultimo capitolo di indagine conferma che Trento, pur non essendo un Bronx, non è più l’isola felice di un tempo. Gli scippi e i borseggi (per 100.000 abitanti) sono stati infatti 144 (contro i 195 nazionali), i furti in casa 306 (contro 390), le rapine 19 (contro 46), le estorsioni 4 (contro 10), le truffe e frodi informatiche 212 (contro 225).

Nelle prime dieci posizioni spiccano alcuni centri montani del Nord Est e diverse realtà emiliano-romagnole, ma anche una grande città come Milano, che si è piazzata all'ottavo posto, con un miglioramento fatto segnare anche da Roma, salita di otto posizioni al dodicesimo gradino. Maglia nera ad Agrigento, che aveva già conquistato questo poco invidiabile titolo nel 2007 e nel 2009.

L'indagine del Sole 24 Ore ogni anno confronta le performance di vivibilità delle province italiane tramite un'articolata serie di parametri. Per quanto riguarda la singoli voci, per “tenore di vita” Modena scalza Milano, tradizionale primatista, che scende al terzo posto dopo Aosta, mentre ultima nella graduatoria del benessere è Reggio Calabria. Un'altra emiliana, Reggio, conquista il primo posto per “affari e lavoro”, dove Caltanissetta chiude la classifica. Per “servizi, ambiente e salute”, come detto, Ravenna svetta in cima alla lista chiusa da Crotone. Un'alta presenza di giovani e una bassa percentuale di divorzi e separazioni portano Siena in cima alla classifica stilata in base alla “popolazione”. Per l'“ordine pubblico” trionfa invece il Sud con Crotone, mentre in fondo alla graduatoria si trova Prato.

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