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A Trento il secondo Festival della Memoria: la forza dell’impegno

In programma dal 17 al 24 gennaio diversi appuntamenti che vedono il coinvolgimento attivo della Fondazione Museo storico del Trentino



TRENTO. La seconda edizione del Festival della Memoria, organizzato da Terra del Fuoco Trentino col contributo della Provincia e la collaborazione del Treno della Memoria e della Fondazione Museo storico del Trentino, ha come tema “La forza dell'impegno”. Cittadinanza ed istituti scolastici sono invitati a partecipare a questo percorso sulla Memoria ed il suo ruolo nel presente e verso il futuro. Gli eventi si svolgeranno contemporaneamente in presenza e online.

Gli appuntamenti che vedono il coinvolgimento attivo della Fondazione Museo storico del Trentino sono i seguenti:

Lunedì 17 gennaio, ore 18.30, Sala Depero, Palazzo della Provincia, apertura del Festival. Intervengono: Jadwiga Pinderska, direttrice delle pubblicazioni del Museo statale di Auschwitz-Birkenau; Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino.

Giovedì 20 gennaio, ore 20.30, teatro Sociale di Trento “L’importanza della partecipazione”, dibattito con: Michel Gourary, membro della March of the Living; Paolo Paticchio, presidente del Treno della memoria; Alberto Conci, docente; Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino: Modera Alberto Faustini.

Venerdì 21 gennaio, ore 10, teatro Sociale di Trento “Lezione a teatro”, interviene Tommaso Baldo della Fondazione Museo storico del Trentino: “Le radici storiche della Shoah”. A seguire spettacolo teatrale “L'amico ritrovato” con Marco Alotto. Musica dal vivo.

Lunedì 24 gennaio, ore 10, teatro Sociale di Trento: “Chi ha fatto i conti con il proprio passato?”. Visione del documentario “Ripensare la storia per abbracciare la memoria” e dibattito sul controverso tema della responsabilità di Italia, Germania e Giappone durante la seconda guerra mondiale. Partecipano: Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino; Claudia Astarita, docente e co-autrice del documentario. C.L.













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