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A Trento 7 nuovi «ciclo-box»: accesso h24 con una App

Videosorvegliati, attivi dal 21 luglio. Sono stati collocati nei principali parcheggi: 2 euro al giorno o 10 euro al mese. Il sindaco: «La bici deve diventare più comoda ed efficiente dell’auto»



TRENTO. Sette nuovi "ciclo-box" per la sosta in sicurezza delle biciclette sono stati installati nei mesi scorsi in varie zone della città di Trento. Le nuove strutture, in legno e vetro, video sorvegliate, possono ospitare fino a circa 160 biciclette in totale, garantendo un ricovero coperto e protetto grazie a un sistema degli accessi controllato.

I sette nuovi "ciclo-box" sono stati inseriti nei parcheggi di via Unterveger (Ferrovia Trento Malè), via Canestrini, Piedicastello, Monte Baldo, Sanseverino, stazione Santa Chiara, via Bartali (Blm Group Arena). Si aggiungono ai tre già esistenti (stazione dei treni, quello in via Saluga e all'area Zuffo), completando l'offerta di parcheggi per biciclette in città.

Il Comune di Trento ha incaricato Trentino mobilità di gestire i nuovi ciclo-box e di realizzare un nuovo sistema di controllo accessi, da installare anche nei tre ciclo-box esistenti.

Il servizio è solo digitale, senza tessere o biglietti cartacei, e si avvale di un'applicazione per smartphone, sviluppata dalla roveretana Airpim, che consente l'accesso anche agli utenti saltuari, per esempio i turisti. Il regolamento di utilizzo prevede tra l'altro che l'accesso sia consentito 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 solo tramite l'App messa a disposizione da Trentino Mobilità.

Le tariffe, valide per tutti i ciclo-box, sono 2 euro al giorno, 10 euro al mese, 100 euro all'anno. I ciclo-box saranno aperti progressivamente nei prossimi giorni. 

Commenta il sindaco Franco Ianeselli: «Oggi, provare per credere, in città la bicicletta è più veloce dell’auto, soprattutto in orario di punta. È già un bel vantaggio, ma non basta. Siamo convinti che chi sceglie di pedalare debba avere a disposizione, oltre alle piste ciclabili (e ne arriveranno presto altri sette chilometri), anche più servizi alla ciclabilità e più parcheggi sicuri e

protetti. Solo quando la bicicletta diventerà più comoda e veloce e in

definitiva più efficiente dell’auto, allora potremo dire che la sfida

per una mobilità più sostenibile sarà vinta». C.L.













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