lasciarsi a buon mercato

A Tione divorziare costa 16 euro

La giunta ha già recepito la nuova normativa nazionale fissando le spese del procedimento


di Ettore Zini


TIONE. Il vostro matrimonio è fallito? Sappiate che qualora voleste sciogliere quello che ormai vi sembra un cappio al collo, a Tione, potrete farlo con soli 16 euro. Basta eterne pratiche nei tribunali ordinari, basta costose parcelle agli avvocati. Purché la separazione sia consensuale, e abbiate la pazienza di aspettare fino al 1° di gennaio, giorno in cui la legge entrerà in vigore, lo potrete fare anche davanti al sindaco di Tione e alla modica spesa di soli 16 euro. Lo dice una delibera del Comune di Tione che ha immediatamente ratificato gli effetti della Legge n. 162 del 10 novembre in materia di semplificazione dei procedimenti di separazione e divorzio. In virtù della quale, dal gennaio prossimo, chi vorrà sciogliere il matrimonio potrà farlo anche davanti al sindaco. Basta che la coppia abbia raggiunto un accordo consensuale. E si rechi nel comune di residenza di uno dei coniugi, o presso il comune dove è iscritto, o trascritto, l’atto di matrimonio. Il comune di Tione, in ottemperanza a quanto stabilisce la nuova Legge, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale lo stesso giorno di promulgazione, si è portato avanti, stabilendo quanto la coppia dovrà pagare al momento dello scioglimento del vincolo in sede civile. La cifra è stata appunto fissata in soli 16 euro. “Dato atto che tale diritto fisso non può essere determinato in misura superiore a quella fissata del decreto del Presidente della Repubblica, relativa alle imposte di bollo per le pubblicazioni di matrimonio – recita il dispositivo della delibera – pari attualmente a 16 euro, si determina l’importo del succitato diritto, in euro sedici”. La norma, inserita nel provvedimento per la semplificazione dei procedimenti di separazione e di divorzio è stata varata dal Governo, proprio per sveltire quelle migliaia di pratiche che giacciono per anni negli uffici giudiziari. E che, anche in tema di unioni civili, non permettono di regolarizzare celermente le posizioni volute da ambedue i coniugi. Chi vuole dare un taglio netto al passato, quindi, senza incorrere nelle lungaggini della giustizia ordinaria o cadere nelle grinfie di costosi avvocati, dal primo gennaio 2015, può farlo semplicemente eleggendo il sindaco come ufficiale di stato civile. Nel capoluogo giudicariese, poi, potrà farlo con meno di 20 euro. I più cinici, con il resto, potranno brindare al bar con l’ex consorte allo scampato pericolo.

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