A rischio l'orso simbolo di Campiglio / SEGNALA

Serve un intervento urgente per salvare l'affresco dell'Hotel Des Alpes deteriorato dopo l'incendio


Paolo Bisti


MADONNA DI CAMPIGLIO. Da secoli, l'orso bruno è entrato nell'immaginario delle popolazioni di montagna. Animale nobile e selvaggio, proverbiale simbolo di tanti trentini, è stato benevolmente adottato in alcuni tra i propri emblemi più importanti: quelli del paese dove si è nati e vissuti.

A questa regola non ha fatto eccezione Madonna di Campiglio: la nota località infatti, pur potendo contare anche su simboli più "turistici" come la stella, da sempre è orgogliosamente rappresentata da quell'orso sul raponzolo di roccia dipinto sulla parete meridionale del Salone Hofer dell'hotel Des Alpes. Purtroppo c'è un "però". A dispetto del contestato progetto di ripopolamento degli ultimi anni, l'orso di Campiglio se ne sta malinconicamente andando, scomparendo sempre più dalla vista e dal ricordo di residenti e ospiti. Le sostanze utilizzate per spegnere l'incendio del capodanno 2007 hanno lasciato la loro impronta; e oggi, ad alcuni anni di distanza, il muro comincia a mostrare preoccupanti segni di cedimento a livello dell'intonaco. Le crepe si stanno allargando, e parti sempre più ampie di vernice sono ormai già cadute tanto da proporre interrogativi sul futuro anche prossimo del dipinto; interrogativi che si sono posti anche alcuni lettori del nostro giornale, scrivendo a "Dillo al Trentino".

Un allarme che non riguarda però solo il disegno esterno: anche l'interno del prestigioso Salone delle feste, completamente affrescato, ha dovuto subire quattro anni fa lo stesso impattante trattamento. Anche se non esposto alle intemperie, la domanda è la stessa: quanto tempo resisteranno gli affreschi prima di deteriorarsi del tutto?

L'attuale proprietà dell'albergo (la "IGV hotels", del gruppo "Grandi Viaggi") si è sempre dimostrata sensibile e attenta anche a questi aspetti e la speranza è che si possa intervenire prima possibile. C'è da ricordare che, in realtà, il "vero" orso di Campiglio non esiste più da un pezzo; l'originale che risale a fine dell'Ottocento, fu purtroppo ricoperto da una versione restaurata nel 1980.













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