A Povo si corre troppo La soluzione? È un rebus 

I residenti concordano sulla pericolosità della viabilità in via della Resistenza Proposti il semaforo, i dissuasori, l’autovelox. Casetti: «Basterebbe il buonsenso»


di Lorenzo Di Domenico


TRENTO. Pochi giorni fa un lettore esprimeva preoccupazione, dalle nostre pagine, riguardo al “gran Premio” di Povo, il cui “circuito” va da piazza Manci, nel pieno del sobborgo, fino all’Apsp Margherita Grazioli. Un tratto di strada che, come segnalato dal lettore, viene spesso percorso a velocità folli dagli automezzi, incuranti dei limiti imposti dal codice stradale. L’impossibilità di posizionare dossi rallentatori su Via della Resistenza, questo il nome della via in questione, è dovuta al fatto che si tratta di una strada in salita che vede il passaggio di numerosi autobus.

«È sempre stato così, vanno a velocità esagerata sia in su che in giù –conferma Ilaria Baldessari dell’edicola di Povo- oltretutto qui vicino c’è un passaggio pedonale subito dietro alla curva e chi viene troppo veloce non riesce a fermarsi. Ci vuole sempre del buon senso, ma se questo non c’è allora c’è bisogno di mettere delle regole. Forse qualche multa per eccesso di velocità in più, invece che per i divieti di sosta, potrebbe essere un deterrente». «Corrono tutti come i matti –aggiunge Teresa Pedrotti- devono andare più piano, ma il problema principale su queste cose è quello di cambiare la testa alla gente, più che fare multe». «Condivido le preoccupazioni – spiega un’anziana abitante del sobborgo- si vede troppo spesso una velocità pericolosa qui. Ci sono anche parti della strada in cui non riesco ad utilizzare il marciapiede perché è troppo ripido. Non so come si potrebbe risolvere il problema, non mi sembra un posto giusto per un semaforo».

Una soluzione al problema dell’elevata velocità lungo questa strada, infatti, sembra difficile da trovare e, molto probabilmente, scontenterebbe parte degli abitanti del sobborgo. «So che sono state fatte diverse proposte a livello di Circoscrizione –commenta un commerciante della zona- ma non è cambiato nulla, è un problema che c’è da sempre. Vengono giù davvero “sparati” lungo questa strada, il limite sarebbe a 50 chilometri orari, ma visto che in tanti ci passano a 100 non credo sia il limite a fare la differenza, forse un autovelox potrebbe aiutare».

Trovare una soluzione al problema, però, non sembra così semplice, come ci spiega il presidente della Circoscrizione di Povo Sergio Casetti: «Nell’ultima seduta del consiglio circoscrizionale abbiamo proposto l’istituzione di un limite fissato a 30 chilometri orari in zona, ma dubito possa essere risolutivo. Finché i cittadini non si “educano” ci sarebbe bisogno di meccanismi automatici e stringenti per queste cose, ma la possibilità di un rilevamento con multa automatico (autovelox, ndr) nel codice dalla strada non c’è. Finché non ci sarà un sistema di sanzioni certo non cambierà nulla purtroppo». Risolvere questa situazione, quindi, sembra per ora difficile, se non facendo appello al buonsenso degli automobilisti, che sul “tracciato” di Povo sembra però latitare.















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