A Campiglio ora si parla anche cinese

Ieri la delegazione da Chongli ha visitato alberghi e assaggiato piatti tipici. È il primo passo il mercato del Far East


di Ettore Zini


MADONNA DI CAMPIGLIO. A pranzo hanno mangiato insalatina con speck, risotto con i funghi, arrosto con patate e strudel, ma a cena hanno potuto gustare anche la cucina trentina a base di polenta e cacciagione. È iniziata così, con una proposta gastronomica “italiana doc” al ristorante Pappagallo, la visita della delegazione cinese a Madonna di Campiglio, che si è conclusa con quella nel segno della tradizione trentina più verace, al ristorante Le Roi. Si tratta del gruppo di 23 rappresentanti delle istituzioni della contea di Chongli, un’area a 220 chilometri a nord di Pechino, che ha visto la presenza del primo cittadino della città di Xiwanzi, di amministratori delegati e assessori, nonché operatori del settore turistico. Chongli, è la destinazione più importante della provincia di Hebei (con una superficie di 190.000 kmq e 67 milioni di abitanti), soprattutto per quanto riguarda lo sci, dove si prevede la realizzazione di 200 chilometri di piste. La delegazione, che proveniva da Davos, ha potuto visitare, divisa in tre gruppi, gli hotel più prestigiosi di Campiglio, dal Garnì del Sogno a quelli 4 stelle superior. Nel pomeriggio è stata quindi la volta dell’incontro ufficiale, accolti nella sala della Cultura, da una nutrita rappresentanza di autorità politiche e del settore turistico e dal “padrone di casa”, il presidente dell’Apt di Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena Marco Masè. Quest’ultimo ha sottolineato come sia importante questo primo passo verso un mercato, che dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo, sia in continua crescita. «In Cina - precisa Masè - c’è la crescita di alcune località turistiche invernali, con le quali pensiamo sia importante una collaborazione per progetti di scambio e commercializzazione della nostra offerta. Si dice sempre che bisogna internazionalizzare la proposta, per questo puntiamo su un mercato come quello cinese, dove ci sono 300 milioni di nuovi benestanti. Nell'immaginario collettivo, l'Italia all’estero è identificata come quella delle grandi città, per questo è importante fare sinergie con l'Italia Nord, con Verona, Venezia, lago di Garda, per proporre un'offerta più completa». All’incontro hanno partecipato Raffaele Farella, dirigente del Dipartimento di promozione e internazionalizzazione della Provincia, William Bonomi, sindaco di Pinzolo, Paola Pancher, dell’Ufficio Comunicazione Trentino turismo e promozione e Wang Xin, presidente dell’ Associazione progetto Italia-Cina di Trentino Sprint. Presenti anche Matteo Leonardi, sindaco di Ragoli, Tullio Serafini, assessore al Turismo, sport e politiche giovanili del Comune di Ragoli, Antonio Caola, presidente Parco Naturale Adamello Brenta, Zeffirino Castellani, presidente Regole Spinale Manez, Graziano Molon, direttore di Trentino Sprint della Camera di commercio di Trento, Marcello Andreolli, presidente Funivie Madonna di Campiglio, Francesco Bosco, direttore Funivie Madonna di Campiglio, Cecilia Maffei, vicepresidente Azienda per il Turismo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano