2 giugno: a Trento si festeggia davanti al monumento di Dante

La statua simbolo dell'italianità ha fatto da sfondo alle celebrazioni della Festa della Repubblica. Dellai: "In quest'Italia unita e plurale c'è anche il Trentino con la sua peculiarità"



TRENTO. Il simbolo dell'italianità del Trentino, il monumento a Dante Alighieri, è stato lo sfondo della Festa della Repubblica, dopo avere accolto a marzo quella per i 150 anni dell'Unità d'Italia.

Inaugurato in epoca austroungarica, nel 1896, il suo restauro è stato presentato oggi, con una targa a ricordo. E' infatti parte di quei 'Luoghi della memoria' individuati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per il 150/o anniversario dell'Italia unita.

Data lettura del messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da parte del Commissario del Governo, prefetto Francesco Squarcina, il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, ha esordito indicando il 2 giugno come ''la festa più importante degli italiani: la festa della fondazione della nostra Repubblica. La facciamo non a caso - ha sottolineato - sotto l'appena restaurato monumento a Dante Alighieri, il poeta più politico della nostra letteratura, quello che più di ogni altro ha saputo saldare la metrica perfetta all'impegno civile, alla denuncia e, in definitiva, alla speranza tenace di un cambiamento. Come voi tutti ben sapete, questo monumento è anche il simbolo di un'italianità difficile e contrastata, che alla fine dell'Ottocento era un'aspirazione quasi clandestina e, proprio per questo, tanto più forte e radicata''.

La definizione di ''Italia unita e plurale'' del presidente Napolitano, nel discorso dello scorso 17 marzo alle Camere riunite, è stata poi citata dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai. ''In questa Italia - ha affermato - ci siamo anche noi, il Trentino, con la sua peculiarità'', esortando a ''riempire di nuovo di valore civile questa ricorrenza. Per la Repubblica del futuro - ha aggiunto - è necessario che tutti gli italiani, e non solo una parte, riscoprano i valori di fondo, allora il 2 giugno può diventare un'occasione di rilancio del Paese''.













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