È sulle Pale il luogo più freddo d’Italia

Misurato in una depressione carsica sulla Fradusta: -49,6 gradi. «Demolito» di oltre un grado il precedente record



TRENTO. Non c’è limite al freddo sulle Pale di San Martino che si confermano il luogo più gelido d’Italia. E’ qui, ad un’altitudine media di 2600 metri in un luogo noto come la «Busa Nord di Fradusta», che è stata misurata la temperatura record di -49,6 gradi. Lo hanno fatto gli esperti del «Progetto Doline e Siti Freddi», una collaborazione tra l’Associazione Meteo Triveneto, Arpa Veneto Centro Valanghe di Arabba, Meteotrentino, l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Cnr ed il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino. I meteorologi hanno calato i loro sofisticati termometri dentro una delle tante depressioni carsiche (doline) che caratterizzano queste zone, rimanendo sbalorditi nel leggere il risultato: i -50 gradi erano li a un soffio.

Il precedente record (-48.3°C) spettava alla stessa località ed era stato registrato il 27 dicembre 2010. Si tratta di una delle temperature più basse misurate ufficialmente in Europa centrale e rappresenta il nuovo record italiano di temperatura minima assoluta. Nello stesso giorno, sul fondo della vicina “Busa di Manna” (2544 m) la temperatura ha raggiunto un valore minimo di -49.0°C.

Il sito del rilevamento è in una zona disabitata d’alta quota e la temperatura fa riferimento al fondo della depressione, dove la temperatura può risultare più di 30°C inferiore a quella misurata al di fuori di essa e non rispecchia assolutamente le condizioni medie dell'ambiente circostante. Il monitoraggio delle depressioni fredde ha lo scopo di conoscere meglio le condizioni micro-meteorologiche che vengono talvolta a crearsi in questi ristretti ambiti territoriali. Oltre alle temperature minime estreme vi si riscontrano, infatti, altri aspetti peculiari quali fortissime inversioni termiche (scendendo nella conca la temperatura può diminuire fino ad 1°C ogni metro di dislivello), improvvise e notevoli variazioni di temperatura (aumenti fino a 20°C in 15 minuti e 30°C in un’ora se il vento irrompe nella depressione in una notte serena e calma) e notevolissime escursioni termiche giornaliere, come accadde l’8 marzo 2011, proprio nella Busa Nord di Fradusta, dove si passò da una temperatura minima di -40.7°C alle ore 7 ad una massima di +4.7°C alle ore 13 (45.4°C in 6 ore).

Ma il Progetto Doline e Siti Freddi non si limita a monitorare solamente l’Altopiano delle Pale di San Martino, fino ad oggi sono stati oggetto di monitoraggio circa 80 siti (“frost hollow”), partendo dall’ovest del Trentino (comuni di Roncone e Lardaro) per arrivare fino all’est del Friuli Venezia Giulia (Gorizia e Trieste), a quote comprese tra 4 metri sopra il livello del mare fino a 2607 metri.

La temperatura media giornaliera più bassa è stata rilevata quest’anno, il 10 febbraio nel sito di Busa di Manna a quota 2544 metri con -38,3°C.













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