È già scontro su Valdastico e Comunità

Mosna: sì al completamento dell’autostrada. Rossi: no, non è strategica. Riforma istituzionale, impianto da rivedere


di Chiara Bert


TRENTO. A Palazzo Stella ieri pomeriggio sono entrati uno dietro l’altro, prima Ugo Rossi, a ruota il suo sfidante Diego Mosna. I due principali candidati alla presidenza della Provincia si sono confrontati con i vertici dell’Associazione industriali, che in vista delle elezioni del 27 ottobre hanno presentato un documento di richieste e proposte alla politica. E dal tavolo di discussione, su temi che saranno centrali per la campagna elettorale, sono già emerse alcune differenze nette tra i due sfidanti alla carica di governatore. A partire dalle infrastrutture. Il candidato delle civiche Diego Mosna dice sì al completamento della Valdastico Nord chiesto con forza dagli industriali: «È un’opera vitale». No invece da Rossi: per il candidato del centrosinistra si tratta di un intervento «non strategico, lo sforzo dev’essere quello di trasferire il traffico sulla ferrovia». Altro nodo da sciogliere, le Comunità di valle. Mosna ne decreta il fallimento: «Non ho trovato un solo amministratore che è favorevole». Rossi difende la riforma istituzionale varata dal centrosinistra ma ammette che occorrerà metterci mano: «Andrà migliorata ma dobbiamo ragionare in una logica più ampia dei piccoli Comuni». Sulla pubblica amministrazione Mosna punta su taglio dei costi e ricambio dei dirigenti, Rossi annuncia rigore assoluto sul blocco del turnover.













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