la segnalazione

«Trentino senza ortopedici pediatrici», l’interrogazione di Lucia Coppola

Dopo la lettera dei medici la richiesta di chiarimenti sulla carenza di 5 specialisti fra Trento e Borgo 



TRENTO. La carenza (per non dire l’assenza) di ortopedici pediatrici  in Trentino. Questa la domanda centrale dell’interrogazione che è stata presentata dalla consigliera provinciale Lucia Coppola. Che pone quesiti e chiede risposte.

«La diagnosi e il trattamento delle patologie ortopediche e dei traumi dei soggetti in età pediatrica – scrive Coppola – richiede formazione superspecialistica e competenze cliniche specifiche che vanno ben oltre la generica specializzazione in ortopedia e traumatologia.

La formazione dello specialista dedicato deve avvenire presso istituti clinici e universitari di ortopedia pediatrica e necessita di una lunga curva di apprendimento che non deve essere in alcun modo frutto di “esperienza in itinere sul campo”, dati i gravi rischi per la salute dei piccoli pazienti.

La situazione dell’ ortopedia pediatrica in Trentino è problematica, specialmente quando si rivolge a bambini che necessitano di cure ortopediche particolarmente complicate.

L’ortopedia infantile dovrebbe essere competenza della struttura complessa di chirurgia pediatrica ma così non è. Recentemente i dirigenti aziendali hanno deciso di conferire alla unità operativa di ortopedia e traumatologia multizonale Trento e Borgo le competenze di ortopedia infantile.

Già a fine ottobre 2020 i medici ortopedici dell’Ospedale S.Chiara di Trento, con grande senso di responsabilità, avevano scritto una lettera al direttore aziendale per denunciare la grave situazione del reparto causata dalla mancanza di 5 medici, da turni lavorativi di 12 ore, con un sovraccarico lavorativo che da eccezionale era diventato cronico, esponendo al rischio pazienti e personale medico.

A questa lettera non è seguita nessuna iniziativa da parte dell’Apss che ora ha deciso di affidare agli ortopedici trentini le competenze dell’ortopedia infantile.

E’ stato fatto presente l’impossibilità di accettare tale decisione per la mancanza dei 4 ortopedici infantili che si occupavano di tale attività specialistica a causa pensionamento o altre motivazioni.

L’Azienda sanitaria è rimasta irremovibile creando una situazione di fortissimo disagio per i medici e la comunità trentina che si rivolge a questo servizio”.

E si arriva quindi alle domande che la consigliera del gruppo misto rivolge al presidente Fugatti.

Quanti medici ortopedici si sono sino ad oggi occupati di ortopedia pediatrica? 

Corrisponde al vero che oggi non vi sono più a disposizione medici specializzati in ortopedia pediatrica? 

Corrisponde al vero che attualmente l’organico dell’unità operativa di ortopedia e traumatologia multizonale di Trento e Borgo è privo di almeno 5 medici? 

Sulla base di quali basi scientifiche e cliniche, conoscendo le peculiarità dell’ortopedia infantile, si è ritenuto possibile affidare ai medici ortopedici dell’ Uo di ortopedia e traumatologia multizonale di Trento e Borgo tali competenze, tenendo conto della nomina in corso del direttore della Uo stessa e della constatazione che i medici in servizio non hanno mai eseguito interventi di ortopedia infantile?

Ed infine se l’Azienda sanitaria non ritenga opportuno stipulare Convenzioni con cliniche e istituti di alta specializzazione in ortopedia infantile, al fine di assicurare all’infanzia trentina cure adeguate, specie nei casi più complessi.













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