il caso

Tragedia di Celledizzo: nessuna certezza dalle 26 armi esaminate dal Ris di Parma

Disposte dalla Procura di Trento nuove analisi sui fucili



TRENTO. A otto mesi dalla morte del cacciatore Massimiliano Lucietti, di 24 anni, la Procura di Trento ha disposto nuove analisi sui fucili dei cacciatori della zona. L'obiettivo è capire con precisione da quale arma sia partito il colpo che ha ucciso il ragazzo di Celledizzo, in Trentino. Lo riporta la stampa locale. Dagli accertamenti del Ris di Parma, che nei mesi scorsi ha analizzato 26 fucili compatibili con il calibro del proiettile che ha ucciso il giovane, non sono emerse certezze. Per questo, gli inquirenti cercheranno altre armi, compatibili con quella che può aver sparato.

Lucietti è stato trovato senza vita il 31 ottobre del 2022 dall'ex guardia forestale Maurizio Gionta, di 59 anni, che si è tolto la vita negli stessi boschi 24 ore dopo il ritrovamento. Le analisi tecniche del Ris di Parma non hanno trovato tracce di polvere da sparo sulle mani e sugli abiti di Gionta. La morte dei due cacciatori rimane avvolta dal mistero.













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