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Smartworking, il Cal approva ma con riserve: «puntare sugli obiettivi per evitare inefficienze»

Il consiglio delle autonomie locali chiede una sperimentazione con Comuni pilota e anche una libertà di manovra



TRENTO. Parere favorevole, con alcune osservazioni, del Consiglio delle autonomie locali alla proposta di deliberazione della Giunta provinciale trentina sullo smartworking ossia  “Approvazione del Piano strategico di legislatura per la promozione del lavoro agile presso i datori di lavoro pubblici e privati della Provincia autonoma di Trento denominato 'Dal Lavoro agile al distretto Trentino intelligente''.

L’argomento è stato illustrato dall’Assessore provinciale allo sviluppo economico Achille Spinelli. Lo ha definito un “manuale” per ripensare un’organizzazione del lavoro che è mutata soprattutto causa la pandemia.

Un cambiamento che, alla luce dei risultati, deve intendersi in una fase evolutiva che non può essere disattesa.

Il presidente del Cal ha evidenziato come per le Amministrazioni comunali sia opportuno, comunque, mantenere una libertà di manovra, considerando anche la limitatezza degli organici in alcune sedi municipali e la natura stessa del Comune inteso come presidio del territorio.

L’Assessore competente del Cal è intervenuto apprezzando l’approccio modulare, vista la differenza tra i Comuni e il fatto che si tratti di una proposta su cui lavorare insieme. Ha segnalato, però, alcune questioni tra cui un fattore di rischio nella mobilità del personale, riferendosi alla possibilità che i Comuni più strutturati possano diventare punto di riferimento dei dipendenti di Comuni più piccoli.

Un’altra questione riguarda il finanziamento, un elemento da valutare nel prossimo Protocollo di Finanza locale.

Quindi, tra le osservazioni, è emersa la necessità di una chiarezza normativa sul controllo del lavoro agile.

Tra le altre proposte del Cal, una, in particolare, riguarda un’eventuale sperimentazione, individuando alcuni Comuni pilota. Si è parlato anche di nuovi paradigmi che esulano dall’orario classico di lavoro puntando su obiettivi. La discussione ha posto l’accento anche sulle diversità di utilizzo del lavoro agile tra le pubbliche amministrazioni e le aziende private, dove è il mercato che premia il risultato e di conseguenza l’organizzazione. Il tutto per evitare possibili inefficienze.













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