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Slot e distanze dai luoghi “sensibili”, il Consiglio di Stato: fino al 23 marzo le sale gioco di Trento restano aperte

Accolti due ricorsi: un’altra tappa nella battaglia dei gestori contro la norma trentina del distanziometro

LA NORMA. Cos’è la legge trentina sui 300 metri di distanza dai luoghi sensibili

IL TAR. No ai ricorsi contro la distanza minima



ROMA. Le sale slot a Trento rimarranno aperte fino a metà marzo. Il Consiglio di Stato, riporta Agipronews, agenzia specializzata in giochi e scommesse, ha confermato la sospensiva di chiusura di alcune sale giochi nella provincia, in attesa dell’udienza di merito fissata per il 23 marzo al Tar del Trentino.

E’ quanto si legge nelle due ordinanze in cui viene accolto il ricorso degli operatori rappresentati dall’avvocato Geronimo Cardia. I gestori delle sale erano stati in precedenza colpiti da un’ordinanza cautelare del tribunale amministrativo regionale, che aveva imposto la chiusura perché gli esercizi erano troppo vicini a determinati luoghi sensibili stabiliti dalla legge provinciale sul distanziometro. La norma prevede infatti una distanza di almeno 300 metri dai luoghi sensibili – come scuole, chiese o strutture sanitarie - per l’installazione degli apparecchi.

“Il comparto potrà operare nelle more delle valutazioni di merito che verranno affrontate al Tar  di Trento che ha già fissato l’udienza nella seconda metà del mese di marzo 2023”, ha commentato l'avvocato Cardia. Va detto poi che le ordinanze nella valutazione del merito hanno entrambe puntato il dito sulla proporzionalità e ragionevolezza del criterio ’a compasso’ di calcolo della distanza individuato dall’amministrazione”, ha concluso il legale.













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