la diocesi

Settimana Santa: messe in Trentino rispettando il coprifuoco. E le confessioni saranno comunitarie

Non ci saranno Messa del Crisma e lavanda dei piedi e le chiese saranno frenquentemente arieggiate



TRENTO. Non vi saranno processioni di fedeli, come accadeva prima della pandemia, ad esempio alle Palme o in occasione della Via Crucis del Venerdì Santo. Laddove vi sarà la benedizione dei ramoscelli d’ulivo, questi saranno messi a disposizione dei fedeli nel rispetto delle disposizioni anti-contagio.

Eventuali ore di adorazione non potranno avvenire l’una di seguito all’altra (come avveniva solitamente), ma a debita distanza di tempo, in modo da consentire di igienizzare le superfici ed aerare l’ambiente. In cattedrale non avrà luogo l’adorazione continua delle “Quarantore”.

In merito al Sacramento della riconciliazione, valutate le circostanze, l’Arcivescovo ha disposto, come già accaduto in Avvento, che possano aver luogo, al di fuori delle Messe, celebrazioni penitenziali con l’assoluzione generale dei fedeli (senza la confessione individuale): Duomo  è in programma mercoledì 31 marzo alle ore 20.

Anche nelle parrocchie trentine si vivrà per il secondo anno consecutivo una Settimana Santa chiaramente condizionata dall’osservanza delle disposizioni anti-Covid, in base agli orientamenti Cei. I giorni più importanti dell’anno liturgico – in cui la Chiesa rinnova la memoria della passione, morte e risurrezione di Gesù – prenderanno il via con la Domenica delle Palme, 28 marzo, per raggiungere l’apice nel triduo pasquale: giovedì, venerdì e sabato santi.

Nella solenne veglia del sabato sera vi sarà l’annuncio di Gesù risorto da morte, preludio alla domenica di Pasqua. Tutte le celebrazioni, oltre al rispetto delle disposizioni già in vigore (distanziamento, mascherina, igienizzazione), prevedono costante areazione delle aule liturgiche e dovranno sempre concludersi in un orario che consenta di rincasare entro le ore 22.00.













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