PROVINCIA

Scuola, 471 posti a tempo indeterminato per l'anno scolastico 2019/2020

Lo ha annunciato oggi la Provincia di Trento ai sindacati



TRENTO. Saranno 471 i nuovi posti a tempo indeterminato per il prossimo anno scolastico. Lo ha annunciato oggi la Provincia ai sindacati nell'ambito dell'incontro con l'assessore Mirko Bisesti e i dirigenti del Dipartimento della Conoscenza. «Una notizia attesa e che non ci coglie di sorpresa - ammette Cinzia Mazzacca, segretaria generale della Flc del Trentino -. Siamo soddisfatti perché si tratta di numeri importanti che si traducono nella stabilizzazione di molti docenti».

In particolare ci saranno 171 stabilizzazioni per la scuola primaria (161 posto comune+10 sostegno), 134 nelle medie, 157 per le superiori (di cui 8 sostegno), a cui si aggiungono 9 docenti con il patentino ladino. I nuovi ingressi a tempo indeterminato sono legati ai pensionamenti: a settembre 2019 i docenti in pensione saranno 344 e, sulla base di un Protocollo siglato nel 2014 tra sindacati e Provincia, verranno sostituiti totalmente con posti a tempo indeterminato.

Le nuove immissioni in ruolo, i cui numeri definitivi saranno resi noti a fine mese quando ci saranno anche i trasferimenti, produrranno però anche un effetto paradossale: in diverse materie le graduatorie sono esaurite dunque non ci saranno sufficienti docenti abilitati per coprire i posti disponibili. «In totale potrebbero essere un centinaio i posti su cui non sarà possibile procedere con le assunzioni per mancanza di candidati - spiega Mazzacca -. È necessario quindi avviare al più presto, una volta definite le procedure a livello nazionale, i nuovi bandi per permettere ai docenti che attualmente stanno lavorando a tempo determinato di acquisire i requisiti per essere immessi in ruolo». Questi casi riguardano, in particolare, l'insegnamento di inglese e tedesco alle primarie, sostegno alle medie e diverse materie tecniche alle superiori. La situazione è completamente diversa per altre materie dove, nonostante i numerosi pensionamenti, continua a rimanere lontano l'obiettivo della stabilizzazione. In queste graduatorie ci sono precari che hanno alle spalle molti anni di insegnamento. In questo caso la soluzione, come più volte chiesto dal sindacato, è la costituzione di posti interi unendo le frazioni di ore in scuole diverse. Infine c'è la partita del Clil: «L'effetto combinato della impossibilità di costituire cattedre esterne e l'accantonamento dei posti Clil rende la situazione particolarmente difficile in alcune materie. Se a tutto ciò si aggiunge che ci sono casi in cui i posti per le assunzioni devono essere spartiti tra diverse graduatorie si capisce come l'assunzione a tempo indeterminato rimanga un sogno irrealizzabile», insiste la segretaria della Flc. 













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