il caso

Sanità sotto pressione in Trentino: aumento costante di visite ed esami

Ad appesantire il quadro la carenza di professionisti. Mariotti dell’Apss: «La domanda di prestazioni non diminuisce neppure nei mesi estivi»



TRENTO. Nel corso degli anni c'è stato un progressivo aumento delle prenotazioni di visite e prestazioni sanitarie: dalle 900.000 del 2008 si è passati ad 1 milione 260.000 del 2019. Parallelamente è cresciuta anche la richiesta di priorità (Rao a, b e c), passata dall'11-12% del 2008 al 23% del 2022.

La crescita, negli anni, è dovuta non solo all'invecchiamento della popolazione ma anche ad un effetto "rimbalzo" provocato dal Covid. Questi i dati illustrati da Giulianno Mariotti, direttore sanitario dell'Apss, a margine della presentazione della delibera adottata dalla Giunta per abbattere le liste di attesa.

Mariotti ha anche spiegato che la domanda di prestazioni non diminuisce neppure nei mesi estivi, così come avveniva in epoca pre-Covid. Ad appesantire il quadro, ha aggiunto il direttore sanitario, la carenza di professionisti, soprattutto per alcune specialità.













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