BOLZANO

Ruba macchina fotografica a un giapponese, ma viene tradito dalla lingua del display

L'autore della rapina è stato prontamente arrestato dalla Polizia



BOLZANO. Durante la decorsa notte, poco prima delle 2, un turista giapponese, mentre percorreva le passeggiate  Lungo Isarco, all’altezza dello Stadio Druso, è stato avvicinato da uno sconosciuto che, con la scusa di chiedere una sigaretta, improvvisamente lo ha aggredito e buttato per terra derubandolo del portafogli, del telefono cellulare e della propria macchina fotografica.

Il malvivente subito dopo i fatti si è allontanato, a bordo di una bicicletta, in direzione Ponte Roma.

L’immediato intervento di una pattuglia della Squadra Volante ha permesso di rintracciare nelle immediate vicinanze un gruppetto di giovani di cui uno era in possesso di una bicicletta e corrispondeva alle descrizioni fornite dalla vittima.

Un sommario controllo eseguito ha permesso di trovare lo stesso in possesso di una macchina fotografica della quale lo stesso, con fermezza, si dichiarava essere il legittimo proprietario. L’unica cosa che non aveva considerato erano le istruzioni presenti sul display dell’apparecchio, riportate unicamente in lingua giapponese.

Nel controllo, inoltre, gli agenti sono riusciti a recuperare anche il resto della refurtiva. Accertata la sua responsabilità, l'uomo, di origine tunisina, è stato tratto in arresto in ordine al reato di rapina. 













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il caso

Arrestato per corruzione il governatore della Liguria Toti

Indagine della Dda genovese e della Guardia di Finanza: il governatore è ai domiciliari. L'avvocato: "Conta di spiegare tutto". Ai domiciliari anche il capo di gabinetto: "Ha agevolato la mafia". Indagato il consigliere di amministrazione di Esselunga

Podcast / Storia

Il Trentino nella Grande Guerra: l’interventismo serpeggia in Italia

I successi francesi, che hanno fermato i tedeschi sulla Marna, spingono Roma verso l’ingresso nel conflitto. Non al fianco degli alleati della Triplice, ma contro di essi, e contro l’Austria in particolare. Nessuno sembra rendersi conto di cosa è diventata la guerra moderna, una guerra di logoramento che divora senza sosta materiali, mezzi e, soprattutto, vite umane.