La nuova sosta in centro storico 

Zenatti: «Siamo all’autolesionismo»

Rovereto. «Capisco il tentativo di vendere come grandi trovate iniziative che hanno il solo pregio di non costare nulla o quasi, né in termini di investimento, né in termini gestionali. Ma qua siamo...



Rovereto. «Capisco il tentativo di vendere come grandi trovate iniziative che hanno il solo pregio di non costare nulla o quasi, né in termini di investimento, né in termini gestionali. Ma qua siamo al rovesciamento della realtà: quella che si spaccia per una soluzione, è una misura boomerang, che finirà per aggravare ulteriormente la situazione che si dice di voler migliorare». Marco Zenatti legge in questi termini le modifiche alla sosta in arrivo al Follone e in via Tartarotti. Un po’ fumo negli occhi, un po’ zappa sui piedi. «Col commercio in gravissima sofferenza, si insiste sulla linea di voler togliere traffico dal centro città. Con questo creando ulteriori problemi, perché se al potenziale cliente crei solo problemi, finisce per andare da un’altra parte. Adesso la formula magica è rotazione veloce. Ok, ma i pendolari le macchine dove le lasciano? Devi rovinare la vita anche a loro? E perché poi, per avere una manciata di piazzole dove è più facile trovare posto, salvo pagare la sosta a peso d’oro? La soluzione vera è una sola: un parcheggio da 700 posti al Follone. Poi puoi pensare a tutte le genialate che vuoi, ma prima no. Invece al Follone non si riesce nemmeno nella impresa di liberare le vecchie caserme da due artigiani, con i quali da decenni si cerca una soluzione senza riuscire a trovarla. E alloar avanti con lo spray a disergnare e ridisegnare righe per terra, a spostare una macchina di 20 centimetri, ad aumentare il costo della sosta. Tutte misure del tutto inutili se va bene, ma ancora più probabilmente dannose».













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