Rifugi: Zugna chiude, Graziani ai belgi 

Braccio di ferro tra il gestore (che lascia) e il Comune che chiede gli arretrati. Sul Baldo gli investimenti arrivano dall’estero


di Michele Stinghen


ROVERETO. Per un rifugio che riapre, uno che chiude. Comincia così l'estate sulle montagne della Vallagarina: sul versante ovest, sul Baldo, ha da poco riaperto i battenti il rifugio Graziani, mentre su quello est, sullo Zugna, ieri i gestori del rifugio hanno fatto bagagli. Le due sono storie del tutto diverse, e raccontano due situazioni diverse per la montagna in Vallagarina. La "buona notizia" viene dal monte Baldo, dove il Graziani, alla bocca del Creer, frequentatissimo valico stradale tra l'altopiano di Brentonico e la zona sud del Baldo, ha trovato una nuova proprietà. Si tratta di un imprenditore del Belgio, che ha rilevato lo stabile dalla famiglia Serafini di Riva del Garda. I precedenti proprietari avevano deciso di metterlo in vendita, dopo trent'anni di attività. La famiglia belga che lo gestisce ha riaperto i battenti due settimane fa, in tempo per la stagione estiva. Il Graziani è base di partenza per i sentieri che conducono in cima all'Altissimo, ma è anche molto frequentato da chi percorre in macchina o in moto la strada alta del monte Baldo. Fanno tappa a Bocca del Creer, 1620 metri di quota, anche i tantissimi ciclisti e "biker" che frequentano la montagna sopra il lago di Garda. I nuovi gestori belgi conoscono bene questa zona, dato che frequentano da diversi anni la zona di Arco per vacanze. Grazie a loro rivive così un rifugio molto conosciuto, non solo in Vallagarina e in Alto Garda.

La "cattiva notizia", per gli amanti della montagna roveretani, viene invece dal rifugio Zugna, dove il gestore, Gigi Zanellato, ieri ha concluso la sua esperienza allo stabile di proprietà del Comune di Rovereto. La chiusura era stata annunciata alcuni mesi fa, e lo scorso week end è stato l'ultimo di attività per lo Zugna. Ieri invece è stato giorno di smobilitazione per i gestori, che da quattro anni erano allo Zugna. Forse però la vicenda non si concluderà qui, dato che è in atto un contenzioso tra i gestori ed il Comune di Rovereto, che deve ancora cassare parecchi arretrati di affitti. Si tratterebbe di quattro anni di affitti non pagati, verso i 40 mila euro. Per il gestore (ormai ex) la colpa sarebbe del Comune per non aver eseguito alcuni interventi Oltre che risolvere la controversia, il Comune dovrà anche aprire un nuovo bando e cercare dei nuovi gestori. Una cosa è certa: il rifugio Zugna, meta frequentata da roveretani e non solo, resterà chiuso quest'estate. L'altro rifugio vicino alla città, il Finonchio, è aperto: i gestori vanno avanti nonostante la Sat avesse deciso di non rinnovare loro l'incarico a fine aprile. In attesa di una risoluzione, i gestori restano ancora al loro posto per accogliere turisti ed escursionisti.

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