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ROVERETO. Il Liceo Filzi ancora una volta in prima linea sul fronte della solidarietà con l’Africa e sul tema dell’educazione ad una corretta alimentazione. Sono questi gli argomenti affrontati da molte cassi accogliendo l’invito di Assfron, l’associazione da molti anni impegnata sul duplice fronte dell’educazione ad un modello di sviluppo più sostenibile da una pare e su quello della solidarietà internazionale dall’altra. L’Istituto Filzi è sceso in campo con la coordinatrice d’area prof. Giovanna Fanti con il duplice impegno: responsabilizzare gli studenti sul rapporto fra cibo, salute, sprechi e ambiente da una parte, e creare un ponte di solidarietà fra il Trentino e la Karamoja”, regione dell’Uganda fra le più povere del mondo dall’altra.

In apertura degli incontri, Carlo Bridi segretario Assfron, ha affrontato la tematica dello scandaloso spreco del cibo da noi con 173 kg di cibo buttato ogni anno a persona, sprechi che sono i responsabili di oltre il 31% delle emissioni di Co2 nell’atmosfera. Questo, mentre oltre 2 miliardi di persone non hanno la possibilità di fare nemmeno un pasto al giorno e 815 milioni soffrono la fame. Bridi ha quindi invitato gli studenti a sostenere un progetto di solidarietà che prevede l’arredamento di alcune classi in una scuola ugandese della Karamoja dove gli studenti sono ancora costretti a sere per terra, senza sedie, senza banchi. Ma noi cosa possiamo fare si è chiesto il relatore? Il nostro stile di vita deve essere più responsabile, basta sprechi di cibo, di acqua di energia ciascuno di noi deve impegnarsi in prima persona e fare la propria parte nelle tante piccole azioni quotidiane. Egli ha quindi ricordato il grande valore morale oltre che solidaristico dell’impegno degli studenti del Filzi delle classi I e II Lea e della III Lub, che si sono impegnati nella raccolta di una bella cifra che servirà per acquistare 20 banchi per una classe ugandese.

Centrati sullo stile di vita da giovani gli interventi dal pediatra Dario Piccoli, volontario dell’associazione, che ha affermato come il rapporto con il cibo influenzerà non solo la salute dei ragazzi per tutta la vita, ma anche l’ambiente sempre più compromessa per responsabilità umana. Ma cosa mangiare? Una dieta corretta “è fondamentale, dobbiamo mangiare di tutto ma in percentuali diverse come indica la piramide alimentare”, A temine della raccolta dei fondi lo studente Raffaello Doia a nome di tutti ha consegnato a Bridi i 368 euro raccolti.(c.b.)

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