Presa la banda dei furti in appartamento 

Arrestati tre roveretani di origini catanesi: per i Carabinieri hanno compiuto almeno 19 colpi tra agosto e dicembre


di Luca Marsilli


ROVERETO. Sono riusciti a mettere sul loro conto 19 furti, 11 in appartamenti a Rovereto e dintorni e 8 in negozi di Rovereto e di Mori (un singolo raid in via Terranera). Tutti tra l’agosto e il dicembre dell’anno scorso. Più che probabile che non siano gli unici che hanno commesso, ma il materiale recuperato e gli altri indizi a loro carico li hanno incastrati per questi. La possibilità che siano riusciti a non lasciare tracce negli altri è notevole, tanto che i carabinieri invitano tutti coloro che hanno subito un furto a studiarsi le tre fotografie e fare mente locale. Perché le modalità con cui agiva la banda, sempre le stesse, prevedevano tra l’altro una attività di studio preventivo della zona e della singola abitazione da “visitare”. In altre parole, chi riconoscesse in loro delle facce viste attorno a casa prima si venire derubato, si faccia vivo in caserma.

Sono Antonio Lo Presti, 32 anni, Venerando Finocchiaro 21 anni e Sebastiano Finocchiaro 47, questi ultimi padre e figlio. Praticamente una azienda familiare. Tutti di origine catanese, tutti trapiantati da tempo a Rovereto. Se i primi due sarebbero responsabili direttamente della gran parte dei furti, il terzo avrebbe avuto soprattutto un ruolo più “elevato”, piazzando la refurtiva e organizzando le razzie sul territorio.

Sarebbe stato proprio quest’ultimo però, già noto ai carabinieri, a permettere che una lunga anche se discreta azione di controllo portasse a individuare membri e ruoli della banda. Era tenuto d’occhio ed i suoi movimenti assieme ai due complici hanno portato i carabinieri a ricostruire le attività del gruppetto, fino ad arrivare a pochi giorni dal Natale ad arrestare Lo Presti e Venerando Finocchiaro mentre uscivano da un appartamento di viale Vittoria appena svaligiato, con la refurtiva in mano. I controlli nei compro oro e altre verifiche hanno permesso poi di raccogliere elementi anche a carico di Sebastiano Finocchiaro. Che i carabinieri hanno arrestato la sera di San Valentino: sapevano dove sarebbe andato a festeggiare, e nel dopocena gli hanno rovinato la serata.

Quanto al modus operandi: i furti avvenivano all’imbrunire, dopo che giorni di controllo avevano permesso di chiarire quali fossero gli orari di rientro a casa delle persone prese di mira. Negli appartamenti entravano sfondando una finestra o una portafinestra e rubavano solo cose piccole e di facile smercio (gioielli, orologi) oltre, ovviamente, al denaro. Dopo i colpi si spostavano a Trento, per liberarsi lì della refurtiva. In parte (5 pezzi) ritrovata proprio in compro oro del capoluogo.

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