Palio delle zattere, vince la Torre Civica 

Argini affollati per l’attesa gara, resa complicata dall’Adige impetuoso. Sul podio anche le squadre San Giorgio e Verza



ROVERETO. La Torre Civica vince il Palio delle zattere 2018 davanti a San Giorgio e alla Verza, che completano il podio di una gara combattuta e resa ancora più incerta dalle nuove gare introdotte per movimentare il pomeriggio, di norma inoperoso per gli zatteri. Ogni equipaggio, prima di partire con la zattera da Brancolino, si è dovuto cimentare in una gara di tiro con l’arco, allestita sul ponte di Sacco grazie al supporto della Kappa Kosmos, e una competizione di recupero di una grossa boa, che doveva essere fatta passare nel minor tempo possibile da una riva all’altra dell’Adige grazie a un sistema di corde. I risultati delle due prove garantivano degli abbuoni sul tempo totale di percorrenza.

Ieri la bella giornata ha aiutato gli zattieri di Borgo Sacco, che anche sabato sera hanno fatto il pieno in piazza Filzi grazie alla verve e alla carica umoristica di Loredana Cont, vera strar della serata. Molta la gente in piazza a “Un borgo e il suo fiume”, che si è concluso ieri nel tardo pomeriggio con la tradizionale e attesissima zatterata. Folla lungo gli argini, con famiglie intere a seguire le prove dei dieci equipaggi in gara. Certo, non sono più i tempi “eroici” in cui si partiva da San Michele all’Adige: per garantire maggior sicurezza, il percorso è stato abbreviato e ogni squadra viene seguita da un imponente servizio di assistenza garantito dai pompieri, presenti con quattro acquascooter e un gommone a motore. In questi giorni l’Adige è ingrossato dalle continue e frequenti piogge, e la forte corrente trascinava le pesanti zattere come fossero fuscelli. In queste condizioni, ogni manovra, dallo sbarco della donzella al passaggio obbligato tra le due paline poste a pochi metri dal traguardo, fino alla campana da suonare con un remo, diventavano molto più difficili. Sia il pubblico che i pompieri e persino lo speaker Lucio Dama cercavano di aiutare tutte le squadre, consigliando a gran voce le traiettorie migliori, ma dal dire e il fare, in questo caso, c’era di mezzo il fiume. Un Adige impetuoso, sul quale prendere velocità è questione di pochissimo e spostare la zattera di pochi metri può rivelarsi talvolta un’impresa impossibile. C’è anche chi, nel tentativo di suonare la campanella dell’arrivo, si è sporto troppo con il remo finendo in acqua (è accaduto ad esempio alla squadra delle Zigherane), ma nessun dramma: il rematore è risalito subito sulla zattera per attraccare poi al vecchio porto fluviale di Sacco, alla Moia. Alla fine, qualche indecisione per le nuove procedure, ma il podio è fuori discussione: prima la Torre Civica, seconda San Giorgio e terza la Verza.

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