Lampi colorati e allegria nella città dei 550 ombrelli 

Il centro di questa estate. Accolti con una generale approvazione sia dai commercianti che dai frequentatori di vicoli e piazzette, stanno segnando nell’immaginario collettivo la stagione. Che forse non ricorderemo solo per il Covid


Luca Marsilli


Rovereto. Curiosità, stupore e qualche ironia (come la battuta che si tratti di un nuovo esperimento dell’amministrazione contro le bombe d’acqua) ma i 550 ombrelli appesi “nei cieli” del centro storico dal consorzio RoveretoInCentro sono stati accolti con un favore se non unanime sicuramente maggioritario. E vale sia per i commercianti, che apprezzano il colpo d’occhio, il colore che mette allegria e l’interesse che l’iniziativa ha suscitato nei loro clienti, sia per i frequentatori assidui del centro storico. Che trovano la nuova immagine della città, ottimamente colta dall’obiettivo del nostro fotografo Matteo Festi in alcune delle sue sfumature e suggestioni, allegra e un po’ sbarazzina. Sicuramente non si tratta di una trovata originare, visto che cose simili si sono viste negli anni in molte città italiane ed europee, ma è anche vero che copiare bene è sicuramente più lodevole che tentare colpi di genio infelici. In altre parole, l’originalità dopo 2000 anni di civiltà occidentale e 100 di marketing sempre più spinto è tutt’altro che facile. E addobbare una città facendole cambiare completamente colpo d’occhio e impressione è un risultato notevolissimo. Riuscirci poi in pochi giorni di lavoro (nemmeno una settimana per mettere al loro posto tutti i 550 ombrelli, e in molti casi con gli operai che si prendevano anche il lusso di far scegliere ai bambini che seguivano il lavoro a naso in su la seguenza di colori che preferivano) e ad un costo sostenibile, rende la scelta ancora più condivisibile.

Adesso con i colpi di vento rabbioso dei giorni scorsi qualche ombrello è caduto ma è difficile rendersene conto in quell’insieme piacevolmente disordinato e coloratissimo. Questa estate oltre che per il Covid in città verrà ricordata per essere stata “quella degli ombrelli volanti”. Un motivo in più per ringraziare di chi si è preso la briga di installarli.













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