La scuola utile al territorio con 500 studenti in azione 

Il progetto “Andare oltre”. Protagonisti dell’iniziativa l’istituto Alberghiero, l’Opera Barelli e l’istituto don Milani. Previste attività di accoglienza, ospitalità e servizio alle persone in difficoltà


Michele Stinghen


Rovereto. Si fa scuola non solo sui libri o imparando un mestiere ma anche aiutando le persone più svantaggiate. è la filosofia alla base del progetto "andare oltre", presentato ieri pomeriggio. vede protagonisti tre istituti di rovereto: le barelli, il don milani e l'alberghiero. il progetto è sostenuto dalla fondazione caritro. gli studenti saranno coinvolti in servizi di aiuto, sostegno e servizi alle persone, in particolare delle categorie fragili. anziani in casa di riposo, rifugiati, senza tetto: saranno alcune delle persone che saranno aiutate anche dagli studenti. e loro offriranno ciò che sanno fare. il progetto è contenitore pertanto di tre azioni diverse. la prima si intitola "ci siamo anche noi". studentesse e studenti delle barelli taglieranno i capelli e la barba, curando l'acconciatura, delle persone senza fissa dimora seguite dalla caritas, che le porterà a scuola. il progetto prevede anche dei servizi di animazione programmati all'esterno o al don milani. il progetto "insieme" vede invece protagonisti gli allievi delle alberghiere, che prepareranno, un sabato al mese, un pranzo speciale per persone in difficoltà, senza fissa dimora, anziani soli o rifugiati. questi pranzi speciali si terranno a scuola - sia nella sede di rovereto che in quella di levico. ci sarà infine il "natale insieme": la vigilia di natale il cenone sarà speciale, si terrà all'alberghiero di levico, preparato dagli studenti, e sarà rivolto alle persone seguite dalle reti sociali della caritas e della fondazione comunità solidale. a queste azioni hanno aderito 500 studenti. obiettivo del progetto è quello di stimolare negli studenti il senso di solidarietà, di cooperazione, di responsabilità e soprattutto di utilità e nei fruitori di tali azioni, il senso di accoglienza, condivisione e integrazione. sono coinvolte anche le cooperative sociali vales, arché e amalia guardini, le apsp vannetti di rovereto e benedetti di mori oltre che quelle della valsugana (roncegno, strigno, pergine, borgo), la clinica solatrix, il quartiere solidale del brione, l'aquila basket, l'itt di trento.













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