La Lega a Marco: «Li rimanderemo a casa» 

Protesta del Carroccio davanti al campo profughi. «Accogliendo tutti si è reso il sistema insostenibile»



ROVERETO. «Quello che è accaduto qui a Marco è la conferma che questo campo non può andare avanti così. Rovereto sta pagando un conto troppo alto, siamo di fronte al fallimento delle politiche di accoglienza, per di più siamo stati sanzionati dall’Europa per i tempi di identificazione troppo lunghi, ma anche perché abbiamo accolto tutti». A qualche giorno dalla manifestazione di protesta dei profughi ospiti al campo di Marco, rappresentanti della Lega Nord guidati dal segretario provinciale Maurizio Fugati hanno sentito il bisogno di far sentire la propria voce. Una presa di posizione forte, rivolta non tanto verso gli ospiti del campo, quanto verso le politiche di accoglienza messe in atto da Comune e Provincia. Un fallimento che, a giudizio della Lega Nord, sta tutto nei numeri. «Ci sono troppe persone, ne erano previste al massimo 80 e sono invece 250, dovevano essere famiglie e invece sono tutti giovani maschi, dovevano restare pochi mesi, mentre sono qui anche da anni in attesa di essere identificati» ha spiegato Maurizio Bisoffi, segretario della Lega Nord di Rovereto. «E poi si lamentano perché non hanno l’acqua minerale sul tavolo. Rossi, Valduga e Zeni devono prendere provvedimenti» ha aggiunto. «La Provincia sta brancolando nel buio, sono sconcertata per la protesta, - ha dichiarato la consigliera comunale leghista Mara Dalzocchio - sono clandestini senza nessuna riconoscenza, quando ci sono famiglie di trentini e di italiani che stanno peggio di loro, senza che però nessuno dia loro voce, e la nostra presenza qui oggi è un dovere per noi ma anche per loro». Insomma per la Lega Nord i profughi ospitati nei container sarebbero perfino dei privilegiati: «Abbiamo dato loro molte cose che i nostri connazionali non hanno, i terremotati del Centro Italia, ad esempio, vivono peggio dei profughi eppure non si lamentano» legge una signora da un comunicato. «Ci mettiamo nei panni dei marcolini e comprendiamo il loro disagio, - ha dichiarato infine Maurizio Fugatti, segretario nazionale della Lega Nord Trentino - voglio far notare che quando noi parlavamo di controlli alle frontiere, di respingimenti e di fare accordi con i Paesi di provenienza, ci davano dei razzisti, adesso che queste cose le fa il Governo allora va tutto bene». Quale allora la soluzione? «Occorre rispedire a casa chi non gode dello stato di profugo e chi non fugge da guerre, che vuole dire l’85 per cento di quanti sono arrivati. Oltre tutto, se la richiesta di asilo viene rifiutata non se vanno, ma incominciano a bighellonare per la città e per i paesi. Quando in primavera il centrodestra vincerà le elezioni, a differenza di quanto fatto dal M5S a Roma che ha dato soldi e case agli immigrati, noi faremo accordi con i Paesi di provenienza perché siano rimpatriati». (a.t.)













Scuola & Ricerca

In primo piano