LA CERIMONIA

ROVERETO. Oltre al sindaco Francesco Valduga e alla giunta comunale, alla processione della patrona della città Maria Ausiliatrice c’era un’alta personalità religiosa, quella di monsignor Nunzio...



ROVERETO. Oltre al sindaco Francesco Valduga e alla giunta comunale, alla processione della patrona della città Maria Ausiliatrice c’era un’alta personalità religiosa, quella di monsignor Nunzio Galantino, presidente dell' Amministrazione dei beni Apostolici della Santa Sede. La ricorrenza parte da un fatto storico, il 5 agosto 1703, quando la città si affidò alla patrona, pregandola affinché preservasse Rovereto dalle distruzioni delle truppe del generale francese Vendôme, che era entrato in Vallagarina, e che - così raccontano le cronache sdell’epoca - risparmiò in effetti la città. In un mix di sacro e profano, c’erano anche gli Schützen in costume tirolese a sfilare in testa al lungo che si è snodato lungo il centro storico di Rovereto. Partito con un po’ di ritardo da piaza San Marco, è sceso lungo via Rialto in piazza delle Oche, via Mazzini e Via Tartarotti per poi tornare verso via Mercerie su Via Rialto e di nuovo in piazza San Marco per la lettura del voto e l’offerta del simbolico cero votivo del sindaco al decano don Sergio Nicolli.













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