«La Campana dei caduti è senza soldi» 

La Fondazione in difficoltà per le spese di manutenzione straordinaria. In soccorso interviene la giunta comunale



ROVERETO. È una riga tra le (tante) righe di una inevitabilmente lunga e tecnica relazione tecnica, ma la riga in questione più chiara di così non poteva esserlo. La Fondazione Opera Campana "si trova in grosse difficoltà a dover sostenere (...) le spese per le opere di manutenzione straordinaria o di miglioramento del sito". In pratica, non ci sono soldi, quelli che servirebbero per tenere al meglio un luogo simbolo non solo di Rovereto, e quindi li si chiede alla Provincia. Si tratta di 141 mila euro, chiesti per la manutenzione del sito al colle di Miravalle, ed è una spesa rivista al ribasso, quando la prima richiesta, di un anno fa, inoltrata sempre alla Provincia, ammontava a quasi 500 mila euro. La giunta comunale, nei giorni scorsi, non ha potuto che dare parere favorevole al "pubblico interesse" che riguarda questi lavori, e difficilmente poteva essere altrimenti, vista l'importanza del luogo per la città, tanto più in questo periodo di conclusione delle commemorazioni del centenario della Prima guerra mondiale. La relazione del tecnico incaricato del progetto è laconica e non lascia spazio a dubbi e parla da sè. «L'Opera Campana, con il personale a disposizione e con i pochi fondi in gestione (biglietti di ingresso, contributi pubblici, qualche donazione e poco più) riesce a malapena a sostenere le spese per la gestione corrente ed una puntuale manutenzione ordinaria dell'immobile, ma non riesce a sostenere quelle spese di manutenzione straordinaria che in questo momento si rendono necessarie per portare alcune parti, che nel tempo si sono ammalorate, all'originaria qualità e funzione, parti che necessitano di urgenti interventi». La stessa relazione ricorda non solo il valore finanche mondiale del sito, ma anche le "numerosissime manifestazioni di valenza nazionale e internazionale" che vi si svolgono. Negli ultimi 20 anni il compendio ha subìto una profonda trasformazione: con la costruzione della nuova sede hanno trovato posto gli uffici, la biglietteria, la sala espositiva, e alcuni spazi complementari. A seguire, è stata rifatta tutta l’area scoperta con una nuova dislocazione della campana, più a valle della precedente così da essere visibile da tutta Rovereto e gran parte della Vallagarina, contestualmente sono state realizzate due tribune per il pubblico, una coperta e una scoperta, dove possono trovare posto 1000 persone, il tutto dentro una grande piazza così da poter godere della visione della Campana. In seguito è stata fatta anche la sistemazione delle aree pertinenziali, la casetta del custode, la biblioteca, l’archivio e la foresteria. Per la manutenzione di tutto ciò ora la Campana chiede i soldi alla Provincia, perché da sola lei non ce la fa. Le difficoltà finanziare della Campana erano emerse più volte in passato, tanto che la Provincia dovette intervenire per risanarne i conti. (m.s.)

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