In tribunale Rizzi contro Conci gli animalisti lanciano l’allerta  

Il processo ad alta tensione. Il segretario del Pae (noto per gli attacchi ai politici sulle gestioni degli orsi) aveva gioito per la morte di Moltrer. Il sindaco di Calliano su fb: sei un “bimbominkia”



Rovereto. Enrico Rizzi, l'animalista che gioì per la morte di Diego Moltrer, arriva oggi a Rovereto per la prima udienza del processo contro Lorenzo Conci, sindaco di Calliano. E - vista la recente ordinanza di uccisione dell'orsa del Peller - qualche turbolenza tra animalisti e trentini non può essere esclusa. Rizzi, siciliano, segretario del Partito animalista europeo (Pae), ben noto ai trentini per le sue polemiche e uscite sui social contro vari politici per via della gestione degli orsi, stavolta è lui ad accusare. La vicenda risale proprio agli strascichi sulla morte di Moltrer, autonomista e allora presidente del consiglio regionale (l'averlo insultato e la gioia per la sua morte era costata cara al segretario del partito animalista europeo, condannato a risarcire la famiglia per 34 mila euro e 5 mila di ammenda).

Gli insulti costati cari

In quel periodo Conci, amico di Moltrer, aprì una pagina Facebook dal titolo "Rizzi bimbo minkia". Un epiteto ritenuto da Rizzi offensivo, così come riteneva offensivi tutti gli altri contenuti presenti nella pagina, tanto da decidere di querelare Conci. Si va a processo perché Rizzi un anno fa aveva rifiutato la proposta di patteggiamento avanzata dal sindaco di Calliano ed esponente del Patt, e dal suo avvocato Nicola Canestrini. Conci chiedeva a Rizzi di ritirare la querela, in cambio lui avrebbe versato una somma a delle associazioni ambientaliste trentine. No, Rizzi voleva essere lui a decidere dove mettere i soldi; e quindi Lorenzo Conci è stato rinviato a processo. La temperatura si riscalda, e non per una questione stagionale.

Proprio in questi giorni il Trentino è di nuovo sotto accusa da parte del movimento animalista nazionale per la cattura di M49 e l'ordinanza sull'orsa Jj4. Rizzi, tramite il suo legale Marcello Puglisi, ha scritto alla Questura una lettera, paventando possibili scontri. "Non può escludersi che si presentino soggetti estranei alla vicenda processuale, ma che potrebbe determinare un turbamento dell'ordine pubblico. Per le minacce subite nella sua attività animalista il sig. Rizzi è già sottoposto a misura di protezione a distanza", ha scritto l'avvocato di Rizzi.

Sempre l'animalista assicura che a Rovereto sarà accolto da altri animalisti davanti al Tribunale. «In questa vicenda l'orso non c'entra - ci dice Conci - smonteremo le accuse di Rizzi. "Bimbominkia" non è un'offesa, la stessa Treccani la definisce come giovane viziato e poco competente che si comporta in maniera esagerata sui social».

Non è la prima volta che Conci e Rizzi si incontrano: ad una manifestazione animalista Conci volle incontrarlo di persona, dicendogli in faccia cosa aveva provato quando questi aveva insultato l'amico Moltrer. M.S.













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