I lupi a Marani di Ala Fugatti dà l’ultimatum 

Il presidente della Provincia visita l’allevatore colpito: «Non è tollerabile che possano arrivare così vicini alle case, è un problema di ordine pubblico»



ALA . Per la predazione avvenuta ai danni del gregge di Mariano Zomer, a Marani di Ala, a pochi metri di distanza dalle abitazioni, si è mosso il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, che ieri ha fatto visita agli allevatori alensi portando non solo solidarietà morale ma anche dettando una sorta di ultimatum alla popolazione dei lupi che da anni si sta sviluppando tra la Lessinia e Vallarsa. «Non è tollerabile - ha detto il presidente Fugatti - che i lupi possano arrivare così vicini alle case, nel fondovalle, ormai si tratta di una questione di ordine pubblico, per la quale occorre agire con rapidità e decisione. Per questo stamattina ho chiesto al Commissario del Governo Lombardi, la convocazione, quanto prima, del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica». L’attacco del branco si era concretizzato all’alba di sabato, verso le 6.30, quando il gregge di pecore di Mariano Zomer, custodito in un recinto elettrificato alto quasi un metro e mezzo - quello che viene fornito dalla provincia a pastori e allevatori per difendere gli animali dalle predazioni di lupi e orsi -, è stato attaccato dai lupi. I quali, evitando con cura di prendere scosse dal reticolato di difesa, hanno spaventato il gregge spingendolo a cercare riparo su un lato del recinto. In questo modo, se pure le prime pecore hanno preso una scossa e alcune sono rimaste impigliatre nel reticolato, le altre spingendo lo hanno abbattuto, fuggendo nel prato ma diventando così preda del branco. Tre pecore sono state uccise e in parte sbranate, mentre un agnellino appena nato, schiacciato nella calca, è rimasto ferito in modo gravissimo, tanto che il veterinario ha dovuto provvedere all’abbattimento, mentre le carcasse delle pecore sbranate sono state avviate all’inceneritore. Avvisati dagli allevatori, sul posto si sono precipitati gli agenti forestali, che hanno confermato l’ipotesi della predazione da lupo. Così ieri Fugatti, accompagnato dalla deputata trentina della Lega Vanessa Cattoi e dal sindaco di Ala Claudio Soini, si è incontrato sul posto con il proprietario del gregge, Mariano Zomer e con l’assistente forestale Tommaso Borghetti, che hanno raccontato quanto accaduto.

L’attacco è avvenuto con modalità insolite: è raro infatti che i lupi aggrediscano animali di mattina - per quanto a quell’ora fosse ancora buio, abbastanza da impedire ai residenti più prossimi al recinto, allarmati dal disperato belare delle pecore, di vedere cosa stesse accadendo nel recinto. Con i primi chiarori del mattino, hanno potuto constatare che a una ventina di metri dalla prima abitazione c’era l’agnellino appena nato ormai agonizzante.

Il presidente ha colto l’occasione per sferzare i suoi predecessori in giunta provinciale. «Sul problema – ha spiegato Fugatti – la precedente amministrazione provinciale è stata del tutto inconcludente. Qui ognuno deve prendersi le proprie responsabilità, noi ci prenderemo le nostre, ma i cittadini non possono correre simili rischi». Sull’episodio interviene anche l’ex governatore Ugo Rossi: «Ieri il lupo in paese ad Ala. Agnellini sbranati e morti per schiacciamento Pericolo per le persone? E adesso? Cosa faranno presidente Fugatti e l’assessora Zanotelli? Forse faranno un’ interrogazione per chiedere, come facevano l’anno scorso, provvedimenti immediati. La legge provinciale permette ora alla Provincia di assumere iniziative immediate compresa la cattura e abbattimento in caso di pericolo. Attendiamo questi provvedimenti».

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