ROVERETO

«Giusto il ritorno alla settimana lunga» 

Un gruppo di genitori di studenti del liceo Rosmini favorevole: con i 5 giorni apprendimento superficiale e instabile



ROVERETO. Ben venga la settimana lunga e il ritorno ai sei giorni, bene fa il Liceo Rosmini ad andare contro la "moda" del sabato a casa. Una settimana fa il nostro giornale raccontò della decisione del Rosmini di ritornare all'orario scolastico tradizionale, con lezioni solo la mattina, sabato compreso. Una decisione presa dal consiglio d'istituto che investe anche le classi prime, dove quest'anno per la prima volta il Rosmini sta sperimentando la settimana corta.

Un gruppo di genitori di studenti del Rosmini plaude a questa scelta. Perché magari avere il figlio a casa il sabato fa comodo, ma serve più alle mamme e ai papà che allo studio del giovane, secondo questi genitori. «Al primo posto va messa la formazione dei ragazzi, questo è il punto di partenza, e non le convenienze delle famiglie - esordiscono infatti i genitori - non è possibile adeguarsi agli standard europei solo in parte – settimana corta - in tal caso bisognerebbe perfezionare le strutture scolastiche, adeguare la didattica, gestire diversamente la mole di compiti richiesti, riequilibrare il tempo scuola e la vita extrascolastica dei ragazzi, riorganizzare il servizio dei trasporti e delle mense (i pendolari con la settimana corta sono costretti a tornare ancor più tardi a casa). Costringere i ragazzi ad un orario di 6 o più ore consecutive ha indubbie ripercussione non solo sulla concentrazione ma sullo stesso rendimento scolastico, senza contare che un liceo sui 5 giorni vede ridotti i tempi di studio e, a volte, anche la rinuncia ad attività extrascolastiche. L’impegno che viene chiesto in un liceo è indubbiamente significativo e proprio per questo è doveroso considerare il tempo necessario per poter far fronte a tale “carico”.

La conseguenza spesso, compattando tempi e programmi in 5 giorni, è un apprendimento superficiale e instabile più concentrato sulla velocità, spesso in preparazione alle verifiche, piuttosto che sulle capacità di riorganizzare e far propri contenuti e insegnamenti». Ci sono anche altre ragioni. «Gli sportelli pomeridiani sono un valido supporto soprattutto nei primi anni, ma con un carico di lavoro distribuito sui 5 giorni e il poco tempo a disposizione è difficile frequentarli». Inoltre la necessità di studiare e approfondire, fa sì che il ritorno sui 6 giorni sia necessario soprattutto per il classico, secondo i genitori: «Per tutte queste ragioni il ripristino dei 6 giorni al Liceo Rosmini, dopo questa fase sperimentale, sembra pertanto la cosa migliore soprattutto per l’indirizzo classico», concludono nella loro lettera. L'incontro con le famiglie degli studenti di prima vide tuttavia diverse perplessità da parte dei presenti; i genitori favorevoli alla settimana lunga ricordano però che l'assemblea venne chiesta da chi voleva la settimana corta, e la maggioranza delle altre famiglie, favorevoli ai 6, erano invece assenti. (m.s.)

 













Scuola & Ricerca

In primo piano